1. Rientro dal corso d'aggiornamento


    Data: 20/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: passeradisandra, Fonte: Annunci69

    Gherardo, la stessa sera, avrebbe voluto portarmi a cena in un ristorantino sul porto ma, purtoppo, era già stata programmata una cena di lavoro fra i quadri direttivi ed il Direttore Generale, il Capo del Personale ed altri tre o quattro capoccioni.
    
    Di fatto, anche perché ormai mi ero tolto lo sfizio di “una scopata che non ha mai fatto male a nessuno”, per me e Gherardo, almeno a Genova, non c’è seguito. Anche perché il martedì pomeriggio l’uomo sarebbe dovuto rientrare a Roma, mentre io avrei prolungato la permanenza fino al giovedì pomeriggio.
    
    In lunghe ed intensamente intime telefonate con Dedo, gli raccontai l’avventura avuta col collega. Il mio uomo volle sapere per filo e per segno come erano andate le cose e cosa avessi provato. “Vedi che gli uomini sono attratti da te, anche soltanto per scopare, per la sensualità che emani, per quell’odore di femmina che ti precede? Così hai toccato con mano che sei una donna che gli uomini desiderano. E che la cosa ti piace, ti turba, ti eccita. Che non sono l’unico uomo che ti desidera per il solo fatto che ti amo”.
    
    Il giovedì pomeriggio, alle 17:30, riprendo il treno per rientrare nella capitale. Insieme a me una collega di Roma che si siede nella poltrona accanto, iniziando a parlarsi addosso senza sosta. Bastano pochi minuti per non sentirla più, ormai presa dai miei pensieri per Dedo.
    
    Diversi sms e telefonate intercorrono fra me ed il mio uomo, finché non mi decido ad alzarmi ed andare verso l’uscita della ...
    ... carrozza, sperando di poter parlare liberamente con lui, lontana da occhi ed orecchie indiscrete. Collega compresa.
    
    -Sei vicino alla toilette?-
    
    -Si, amore, perché-
    
    -Entra, fatti alcune foto, e mandamele-
    
    Un tremito d’eccitazione percorre tutto il mio corpo mentre entro nella toilette; mi sbottono la camicetta, tiro fuori le tette dal reggiseno iniziando a carezzarmele ed inizio a strizzarmi i capezzoli finché diventano duri e dritti, pronti per una prima foto. Quindi mi abbasso il perizoma, sfilandolo del tutto, ed immortalo la vagina già bagnata. Poi mi infilo un dito in fica e scatto una foto; la trovo già lubrificata per l’eccitazione che mi aveva trasmesso quella frase erotica e perentoria di Dedo: -entra, fatti alcune foto, e mandamele - e raccolgo i miei stessi umori sul polpastrello del dito medio masturbatore, fotografandolo.
    
    Mi sto eccitando e trattengo a stento dei mugolii di piacere; inizio, senza rendermene nemmeno conto, con l’infilarmi un dito che mi procura subito un’ondata di piacere, ma devo subito reprimerlo perché qualcuno bussa alla porta della toilette e sono costretta a smettere per lasciare il locale libero.
    
    Ormai il treno si sta avvicinando alla capitale ed io, con i sensi ancora su di giri, rientro al mio posto iniziando ad inviare le foto al mio uomo che so essere in arrapata attesa.
    
    Arrivata a Termini esco su Piazza dei Cinquecento e mi avvio verso la zona di sosta dei taxi.
    
    Finalmente sopraggiunge il mio turno, il tassista sistema ...
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