1. Rientro dal corso d'aggiornamento


    Data: 20/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: passeradisandra, Fonte: Annunci69

    ... il trolley nel portabagagli e, colpito dai miei notevoli occhi azzurri, resi particolarmente luminosi dall’eccitazione che mi pervade da quando mi fotografavo nella toilette del treno, mi apre la porta anteriore destra invitandomi a sedere accanto a lui: “così facciamo due chiacchiere”.
    
    La mia prima reazione è quella di mandarlo a quel paese, ma poi preferisco non rispondere e decido di accettare il posto davanti; in fondo sono curiosa di vedere fin dove andrà a parare il tassinaro. Mi sistemo sul sedile cercando una posizione comoda, che trovo allargando leggermente le gambe. Gli do l’indirizzo, in zona Cinecittà.
    
    intanto ricevo un sms da Dedo che mi avvisa di aver ricevuto solo due foto, mentre le altre quattro non riesce a scaricarle. Così, subito reimmersami nel mondo erotico che vivo costantemente col mio amante, inizio a riproporre le foto che il mio uomo non è riuscito a scaricare.
    
    Il tassista, che continua a guardare sottécchi verso di me, è evidentemente riuscito a sbirciare un paio di foto e, già arrapato, allunga la mano sulle mie gambe dicendo .
    
    Divento di ghiaccio, quelle parole mi sono entrate dentro come un pugnale di ghiaccio e non mi sto rendendo neppure conto che la mano dell’uomo è già passata sotto la gonna, fino alla mia fregna madida di umori, libera dal mio perizoma che, nella fretta di lasciare la toilette del treno, non ha più indossato. Due dita dell’uomo hanno già preso stabilmente possesso della mia fica e si dilungano sapientemente in ...
    ... un eccitante, seppur scomodo, ditalino.
    
    Resto immobile, pietrificata ma sottomessa all’uomo che mi sta già facendo godere. Mi era rimasta questa voglia da quando ero sul treno, e quando vengo assalita da questa brama erotica, Dedo non c’è mai. Ora sono nelle mani di questo sconosciuto, di questo rozzo tassinaro nella notte di Roma.
    
    Intanto il taxi giunge Piazza di Cinecittà, ma non prosegue verso casa mia; si dirige verso i parcheggi di un centro commerciale, a quest’ora della sera sparsamente occupati da auto che accolgono coppiette in vene di intimità, finché si ferma sotto un albero che protegge la vettura dalla luce dei lampioni.
    
    L’uomo avvicina subito le sue labbra alle mie, cercando di baciarmi. Nel frattempo la mano sinistra, ormai libera da impedimenti di guida, inizia a palpare il mio seno, si infila dentro la camicetta, sotto il reggiseno. Senza mai smettere di masturbarmi con la mano destra, l’uomo toglie la mano sinistra da sopra il mio seno e si tira fuori il cazzo impazzito dalla patta dei pantaloni, mettendolo nella mia mano, in quella mano di troia che, ormai infoiata, inizia un lento quanto inesorabile saliscendi che, con pochi colpi sapientemente assestati, portano l’uomo a schizzarle sulla mano. Ci resto male, questo porco non dura niente! Ma non mi perdo d’animo e mi porto in bocca lo sperma dell’uomo, assaporandolo bene con la lingua, prima di ingoiarlo. Ormai voglio assolutamente raggiungere l’orgasmo ed inarco i reni offrendo la mia fica alle ...