Ingombrante Compagnia
Data: 26/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: TonoPera, Fonte: RaccontiErotici-Club
... bastava solo applicarsi più spesso."
Lei, invece, non è mai stata particolarmente briosa, nei messaggi.
Anzi, a volte preferisce di gran lunga una quasi-insopportabile boria.
Ma di certo, non perde in chiarezza.
no, No, e NO.
Non ci sono, oggi. Né domani, tantomeno dopodomani.
Serve ben altro per smuovermi, per poter far crollare le mie - oggi forti, apparentemente inattaccabili - certezze.
E pensare che basterebbe un attimo, tra l'altro.
Se solo sapessero...
Se solo capissero.
Che una vita passata a "usare" le donne, qualche segno te lo lascia.
Che una vita passata a controllare tutto, segni te ne lascia eccome.
Che a volte, hai bisogno di compensazione, nel profondo della tua anima.
Che a volte senti il bisogno di essere preso in contropiede, ed essere lasciato completamente senza fiato.
Annichilito, pietrificato.
O, come mi sentii dire dall'unica che forse aveva capito qualcosa di questa testa:
"Abusato mentalmente ed usato fisicamente".
Semplice, ma non facile.
E allora mi trattengo. Me lo impongo.
Quantomeno fino a quando il frutto di una perversa immaginazione non diventerà, finalmente, vivo.
Fino a quando non mi chiederai, con quel sesso che sai di avere addosso, di versarti un Franciacorta, mentre ti accomodi sul tuo enorme divano beige.
Che poi, a pensarci bene, il tuo chiedere, chiedere non è.
E ti accendi una sigaretta.
Ammiccante, rilassata, divertita.
Compiaciuta e soddisfatta, dal fatto ...
... di avere un manzo trentatreenne disposto a tutto, davanti a te.
"Toglimi le scarpe."
Ora sei altezzosa, fredda e ferma. La sigaretta vicina alla bocca, con classe.
Non è un ordine, è uno status quo.
Mi prodigo nel toglierti queste eleganti 12 con cura, perché di certo non posso immaginare quanto sia stancante fare l'ape in centro a quell'altezza.
Con questa altezza.
Faccio fatica ad inginocchiarmi per svolgere il mio compito, la situazione mi è tutto fuorché indifferente.
Non serve che dici nulla, il prossimo step lo conosco già.
Lo conosco dalla prima volta che ti ho vista.
Hai la pianta tutta tesa.
Non ti preoccupare, me ne occupo io.
Forse è proprio per via della mia meticolosità, che alla fine scegli sempre me...quando ti vuoi rilassare.
O dare sfogo alla tua
SBAM.
"Non azzardarti più a guardarmi le tette."
Sgrano gli occhi.
Ci metto qualche, lunghissimo, istante a capire, cosa sia successo.
Inizio a riordinare la sequenza.
"Intesi?"
Sento dolore alla guancia sinistra.
"Non è che se sono scollata, allora puoi guardarmi le tette a tuo piacimento."
Quanto sei perfidamente sottile, nell'usare due volte quella parola.
Nel sapere che strutturando abilmente un crescendo di turpiloquio, potrei fare per te ogni cosa.
Riabbasso lo sguardo, e mi concentro sul tuo splendido 40, mentre tu torni - giustamente - a rilassarti.
Certo, non puoi farmene una colpa, se a meno di un metro da me, sfoggi una quarta piena, ...