Ingombrante Compagnia
Data: 26/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: TonoPera, Fonte: RaccontiErotici-Club
... in bella mostra, con scollo a V.
Abbronzata, con quello stacco petto-seno definitissimo.
E quelle piccole macchie, che rimandano al nostro delta d'età.
A ribadire, ancora una volta, che non siamo sullo stesso piano.
Sto processando quello che è successo.
Più ci penso, e più mi eccito.
SBAM.
Più forte, lato destro stavolta.
"Ancora?! Pensa ai piedi, e non guardarmi le tette, non sono per te."
Il cazzo spinge forte sulle mutande.
Un "Mi scusi" esce, automatico.
Riabbasso di nuovo la testa, con guancia dolorante e orgoglio colpito. Ancora.
Mentre tu assapori, beata, la bollicina.
So bene che il punto non è "guardare".
Tant'è che né dopo il primo, né tantomeno ora, hai nascosto ciò che, visceralmente, mi attrae.
Lasci volutamente strada libera. Dritto per dritto.
Il punto è che tu ti vuoi sfogare.
Vuoi essere adulata, e con me cadi bene. Anzi, benissimo.
Ma vuoi anche avere il pieno controllo, ed essere irraggiungibile, inaccessibile.
Ti da forza, ti da potenza. Alimenta il tuo insaziabile ego di Donna, Donna vera.
Ti senti una gran figa.
Sai benissimo, quanto soffra le tutte tette. Quanto non mi facciano più capire nulla, quando le ho davanti.
Se poi, prendi in mano la situazione lo sai che
"Adesso mi hai stancato."
Rumore di bicchiere che si appoggia.
Sento la nuca che tira.
"Sei proprio fissato, eh."
Mollo il piede. I capelli tirano.
"Ma sei così sfigato che non riesci neanche a ...
... controllare dove guardi?"
Non voglio, è diverso.
Sono in ginocchio, ma proteso verso l'alto. La tua mano non molla la presa.
Fa male, ma solo fuori.
"Tu sei qui per massaggiarmi, non per altro."
Sì, è vero. O forse no.
"Se voglio essere guardata, ho molto di meglio."
Godo nel non sentirmi abbastanza.
"...Vuoi queste tette?"
Nel sentirmi inferiore.
"Eh?! Le vuoi o no?"
Tiri di più.
Sono bloccato. Prego perché tu non smetta.
"Rispondimi, piccolo pervertito".
"S-sì, signora"
E' un attimo.
"E allora prendile."
Sento tirare dalla nuca.
"E che sia finita questa sceneggiata patetica"
Con una mano, scosti in un secondo il top.
Buio. E calore. E Profumo. E morbidezza.
"Sei patetico. E sfigato."
Battiti forti. Salivazione. Il cazzo mi fa male.
Quanto mi eccita sapere che sei così, divinamente, disinibita.
E così, volutamente, irraggiungibile.
Acciuffo goffamente il tuo grosso capezzolo.
Mugolo.
Ciuccio.
Poppo.
Non è facile, spingi come una matta.
Sento violenza.
E il cazzo pulsa.
Non me ne rendo conto, ma sto soffocando.
Dolore, sempre la nuca.
Mi allontani.
Ma non ti sistemi il top.
Inspiro forte come quando esci dall'apnea.
Sei calma, ma salda.
Controlli.
Sei a trenta centimetri da me.
Ho il collo tutto all'indietro.
Secondi, interminabili.
Cambi tono. Profondo, fermo, risoluto.
Quasi calmo.
"Apri la bocca."
Lo dici con quel misto di sensualità e severità ...