1. Di niente, figurati !


    Data: 21/03/2018, Categorie: Etero Autore: valeriobere

    ... vidi ben lubrificata avvicinai la cannula, lubrificata anch’essa e piano piano procedetti ad inserirla prima di poco e poi, spingendo, fino in fondo.
    
    Dopo aver inizialmente contratto i muscoli, Laura si rilassò ed io girai il rubinetto del clistere, facendole penetrare acqua e malva rinfrescante. Si trattava di circa un litro di liquido e, giunta a tre quarti, cominciò ad avvertire fastidio alla pancia e le dissi che avrebbe dovuto resistere fino alla fine. Istintivamente iniziò a rannicchiarsi sul fianco in posizione quasi fetale e quindi reputai necessario procedere a massaggiarle la pancia con la mano calda, cercando di alleviarle la piccola sofferenza che il clistere le procurava. La sua posizione mi consentiva ora di vedere che la sua figa era molto curata, non rasata ma con peli molto corti e limitati quanto ad estensione. So che è poco corretto, ma ritardai un poco la fine del clistere per poter godere di quella vista che mi eccitava e chi mi faceva diventare duro il cazzo.
    
    Finito il clistere le dissi di andarsi a svuotare con tutta calma e poi tornare che ci saremmo occupati del clistere parietale. Nel frattempo Sergio aveva avuto una reazione simile alla mia e vedevo che i pantaloni della sua tuta sportiva mostravano un’erezione non da poco.
    
    Dopo una diecina di minuti Laura tornò, fresca e rilassata ed ora sicuramente più tranquilla. Procedetti alla sostituzione della cannula con quella per il “parietale” che ha un diametro di circa due-tre centimetri che ...
    ... evitai di farle vedere per non spaventarla. Sapevo che lei e Sergio non avevano mai avuto rapporti anali e quindi il suo culetto era vergine sotto quell’aspetto.
    
    Lei si mise come prima e le consigliai di stare con una gamba ripiegata per evitare la tensione muscolare. Dopo averla abbondantemente lubrificata procedetti ad inserirle la cannula. La sua prima reazione fu di paura perché ne aveva avvertite le dimensioni diverse e la sua mano corse a frenarne l’entrata. Dopo questa prima e naturale reazione vidi che la sua mano appoggiava il palmo sulla figa e premeva leggermente. La cosa non poteva che aiutare la distensione muscolare e quindi favorire l’inserimento ma, a dire la verità, peggiorava la mia situazione sotto la tuta in quanto il mio cazzo voleva mostrare tutto il suo gradimento e anche quello di Sergio che, con la coda dell’occhio, vedevo massaggiarsi e toccarsi il cazzo sempre più duro.
    
    Con molta delicatezza riuscii ad infilare la cannula ed aprire il rubinetto in modo che, muovendola in avanti e indietro, potesse bagnare le pareti intestinale e stimolare le fasce muscolari. Laura era ormai completamente rilassata e la sua mano accarezzava il clitoride premendolo e vedevo che si stava dimenticando quello che stavamo facendo per regalarsi un delicato ditalino. La cannula scorreva nel suo culo avanti e indietro come una lama nel burro e sembrava sempre più un dildo che uno strumento sanitario.
    
    Finita la poca acqua necessaria era ora necessario procedere al ...