Il maestro di sci (1)
Data: 22/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Non sono un vero amante della montagna. Tuttavia, se si prevedono giornate di sole, non mi dispiace fare delle belle passeggiate all’aria aperta.
Così, in gennaio, Pino mi convince ad andare su. Prenotiamo uno chalet e, con Enrico E Knut, decidiamo di passare una vacanza rilassante. Alla reception ci danno la chiave della nostra casetta e poi ci accompagnano. Il posto si presenta bene: è molto accogliente e hanno già acceso il camino. Ci sistemiamo e poi andiamo a fare quattro passi in paese. Dopo cena torniamo in chalet a dormire.
Per l’indomani programmiamo una sciata. Cioè: loro tre sciano. Io abbozzo. Credo che il mio Enrico non abbia mai riso tanto in vita sua e per questo me la pagherà cara.
Pino, invece, non fa altro che stare dietro a un maestro di sci che lo attizza parecchio. Naturalmente condivido appieno i suoi gusti. Il tipo è alto quanto il mio ragazzone, ma più snello.
Abbronzato dal sole di montagna e, inguainato nella tuta da sci, mostra un fisico niente male. Il biondino lo pedina praticamente per tutto il giorno, anche quando, tornati al rifugio, il maestro va a fare una sauna. Ma pare che lì dentro non sia successo niente, perché troppa gente entra ed esce, disturbando l’approccio di Pino all’oggetto dei suoi desideri. Si limitano a scambiare quattro chiacchiere.
Io, intanto, approfitto della sosta per andare al bagno e, mentre sono lì a svuotarmi la vescica, sento dei rumori provenire dalla cabina accanto. Mi volto e mi accorgo di una ...
... crepa nel pannello di legno che separa le due toilette. Sbircio attraverso e vedo qualcuno in ginocchio che fa una pompino ad un altro tipo seduto sul water.
“Dai! Muoviti, ché mia moglie mi aspetta!”, fa l’uomo seduto sulla tazza, e allora l’altro accelera il suo andirivieni. “Così, bravo!”, si complimenta sempre quello. D’un tratto, il pompinaro si stacca dal cazzo e ho un tuffo al cuore: si tratta proprio del maestro di sci! Che troia! Ecco perché non ha cagato Pino per tutto il giorno: è più vacca di lui!
Rapido, si rituffa sulla mazza e riprende a succhiarla con foga, tanto che l’uomo comincia a contorcersi e le sue gambe a vibrare. “Cazzo cazzo cazzo!!!”, rantola all’improvviso, e la bocca del maestro di sci si gonfia, riempita dalla sborra dell’altro. Quella troia ingoia tutto senza lasciare cadere neanche una goccia e poi si lecca le labbra alla ricerca di qualche residuo di seme. “Sei stato grande! Ripetiamolo prima che vada via, ok?”, chiede l’uomo.
“Ok!”, risponde il maestro, pronto. Poi escono entrambi.
A fine giornata, Pino rimane quindi a bocca asciutta e, deluso, va a dormire. Non ho il coraggio di dirgli ancora quello che ho visto, perciò mi accoccolo accanto a lui per consolarlo e finisco per addormentarmi. Enrico e Knut, invece, vanno in un locale in paese.
Nel cuore della notte mi sveglio per andare in bagno e, uscito dalla stanza, sento dei rumori strani provenire dall’altra camera. Un fascio di luce taglia il corridoio: mi accosto alla soglia e ...