La ragazza della campanula
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: talentuoso, Fonte: Annunci69
Avete mai visto un prato di montagna? Ci sono prati ben curati, dove l'erba è tagliata e raccolta con molta fatica da uomini e donne abituate al lavoro duro, e prati selvatici, dove l'erba cresce fino a interrompere la vista. Un muro verde e giallo, che nasconde, che protegge. Chi si siede tra questa erba è isolato, i rumori ovattati. Ci si può sdraiare e osservare le nuvole che percorrono il cielo blu mare, come barchette impazzite. Respirare l'aria fresca e pura. Sorridere agli insetti che attraversano il tuo spazio in cerca di un fiore dove posarsi.
Per sentirsi veramente inseriti in questa magia, è necessario togliersi di dosso ogni nostra maschera. Essere nudi, nella natura.
Giorgio era un naturista convinto. Amava stare nudo in casa, accogliere nudo gli amici più intimi con cui condivideva questa gioia, guardare la televisione o affannarsi ai suoi hobby nudo. Non raramente chiudeva a chiave il proprio ufficio, giustificandosi con l'eccessivo lavoro o con una telefonata importante, e si spogliava. Stava nudo alla scrivania, per qualche minuto. Poi si rivestiva. Riapriva l'ufficio e accoglieva i colleghi con uno spirito diverso.
Allegro e leggero.
La giornata era ideale, sebbene un po' fresca. Giorgio aveva deciso di uscire dalla città di buon ora e recarsi al nord, verso le montagne. Aveva consultato su internet diverse mappe e aveva scelto il sentiero meno battuto. Si era inerpicato solo, tra faggeti e boschi secolari. Poche le case, pochissimi i segni ...
... dell'uomo. Ammirava gli alberi, odorava i fiori, guardava dall'alto le formiche occupatissime nei loro maneggi e le sorrideva con un gigante buono.
Raggiunse un prato molto ampio, con erba molto alta, e decise di uscire dal sentiero e di inerpicarsi per diverse decine di metri. L'erba altissima copriva la visuale e lo nascondeva agli occhi di eventuali curiosi. Trovò una piccola zona piana, appoggiò lo zaino, stese la coperta, si spogliò completamente, e si sdraiò a godere del sole e dell'aria. Si addormentò. I minuti passavano veloci. Si risvegliò e, nel silenzio della natura, prese a fischiettare imitando gli uccellini di passaggio.
Ma, ecco! Un leggero rumore lo turbò. Smise di fischiettare. Sembrava un fruscio. Nulla. Sarà stata una lucertola? Speriamo non sia una biscia. Riprese il motivetto canoro, fringuellando e pettirossando con vigore. Si sentiva un generale a capo di un esercito di passeracei.
Ancora il fruscio, forte, verso destra. Al suo fianco. Si bloccò, terrorizzato. Voltò il viso e vide una ragazza. Una contadinella. Avrà avuto 20 anni. Era bloccata dallo stupore e dallo spavento. Un uomo nudo, di mezza età, nudo completamente proprio nel prato dove lei amava camminare e sdraiarsi. Anche lei, come Giorgio, per vedere le nuvole. Voleva scappare. Doveva scappare. Anzi, doveva urlare e fuggire, per correre a casa e denunciare quel depravato nudo che si mostrava alle ragazzine senza vergogna. Quel maiale con quella pelle scurita dal sole, e i peli del petto ...