1. 2+1 è un numero perfetto? - seconda parte #d00122


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: dorico, Fonte: Annunci69

    ... grigio” in Italia si sdoganava il BDSM per tutti, libro criticato dai veri esperti e dalle community di BDSM, per una serie di ragioni. Il libro ebbe un grande successo e invase gli stabilimenti balneari, incuriosì tante discrete e insospettabili signore annoiate dalla routine, che io mi divertivo ad osservare o meglio a spiare, molte di loro mentre leggevano il libro nel loro lettino da mare, sotto il sole cocente, e sotto il completo disinteresse del loro partner, in alcuni momenti contraevano involontariamente e ritmicamente le dita dei piedi, era l’unica cosa che non riuscivano inavvertitamente a nascondere, di sicuro per il piacere che provavano nell’eccitante lettura, pensando che nessuno se ne sarebbe accorto, di quei attimi di piacere rubati sotto gli occhi della spiaggia. Finalmente il BDSM era entrato nelle case delle italiane! Ma torniamo a noi e chiudiamo questa colorita parentesi.
    
    Appurati i segnali genuini del suo piacere, in quella postura, non avevo scelta: alternavo al movimento iniziale di una mano, l’altra, con carezze leggere, dall’interno coscia salendo fino a sfiorare la fica, per esasperare un po’ il suo desiderio crescente di sentirsi toccata pienamente, sentivo lei cercare, muovendo il corpo, la mia mano, per un contatto maggiore, ogni volta che risalivo la coscia, aumentavo il contatto fino ad accontentarla, ed iniziavo ad immergere le dita nel suo caldo solco, bagnato e reso scivoloso dai suoi abbondanti umori, percepivo nei polpastrelli una ...
    ... piacevole e scivolosa sensazione del suo fluido in parte denso, sempre con attenzione, l’accarezzavo esplorandola delicatamente, con le dita immerse nel suo ‘cunnus’ (vulva), così caldo e bagnato. Entravo dentro delicatamente e i miei polpastrelli apprezzavano le sue morbide pareti, lisce, calde, scivolose, sentivo al tatto dei miei invidiati polpastrelli ogni dettaglio, e con la mente riuscivo a ‘vederli’ era una sensazione fantastica.
    
    La materializzazione delle immagini percepite dal tatto mi ha sempre affascinato, quando lo faccio, chiudo gli occhi per abbandonarmi in questo tipo di piacevole esercizio. Nel tempo con l’esperienza ho affinato questa visualizzazione, la trovo molto eccitante, quasi come se fosse un altro ‘senso’. Mentre continuo ad esplorarla con delicatezza, chino il capo e mi avvicino alla “cordiera” del mio ‘liuto’ (il tratto in mezzo alle natiche) dove posso scorgere il pulsare del suo buchino, privo di peli, ben curato, irresistibile per un contatto intimo. Appoggio la mano sulla natica destra e la tendo verso l’esterno, per avere più spazio nel centro, nel solco del gluteo, mi avvicino, chiudo ancora una volta gli occhi e accarezzo con la lingua la corona, tenendo la lingua molto morbida e bagnata, per procurarle un intenso, delicato, e piacevole contatto caldo, avevo timore che potesse darle fastidio, ancora non lo sapevo. All’epoca ero troppo condizionato dalle ‘sgridate’ di mia moglie che non gradiva queste cose definite da lei ‘oscene’, per cui ...
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