Una giornata particolare
Data: 23/03/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Feticismo
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... rapporto schiava/padrone e si avvicina a Marco. “Quella è la tua schiava?” chiede, saltando ogni preliminare. “Si – risponde Marco – brava, vedo che hai capito subito tutta la situazione”. “Venite con me, seguitemi, vi porto in un posto dove poter giocare con più calma” dice la commessa, spiazzando perfino Marco.Si riavvicinano entrambi a Chiara e Marco le ordina di seguire la commessa. Lei li conduce entrambi in una camera nel retrobottega e, una volta entrati, chiude la porta dietro di sé a chiave. “Allora, puttanella, ti piace mostrare in giro quanto sei troia, vero? Adesso però vediamo se sei veramente la puttana che credi di essere”. Chiara ha un po’ paura della situazione e della reazione della commessa, ma la presenza di Marco la rassicura.La commessa si avvicina a Chiara e, senza neanche darle il tempo di capire cosa stia succedendo, le lega le braccia ad una struttura della scaffalatura che corre lungo la parete. Chiara si trova con le braccia immobilizzate e ben presto anche le gambe le vengono legate, ma solo dopo avergliele divaricate al massimo consentito dalla posizione. Chiara si sente perduta, legata con le gambe larghe in una stanza chiusa a chiave da una donna che lei neanche conosce. La commessa armeggia con degli spaghi di canapa, che lega tra loro fino a formare una specie di frustino, un frustino che quando viene agitato in aria emette fischi che gettano Chiara nel panico più totale. “Cosa mi vuoi fare, ma sei matta: Marco per favore dille di smettere e ...
... andiamo via”. “Neanche per sogno bella mia – risponde Marco – questo gioco sta iniziando a piacermi perfino più di quello di prima. Quindi andiamo avanti che sono curioso di vedere fin dove si arriva”.La commessa si avvicina a Chiara e le alza la gonna fin sopra la vita, poi con un gesto tanto rapido quanto inaspettato le strappa la maglietta in modo da farle uscite le tette di fuori. Chiara non riesce a trattenere un urlo, ma subito la commessa le chiude la bocca con la mano e la minaccia: “Se provi ad urlare un’altra volta ti spacco la testa”. Chiara è in preda al terrore, non si era mai trovata in una simile situazione. La commessa si avvicina a Chiara con la frusta artigianale in mano e con l’altra mano le afferra la corda che è inflitta nelle sue carni. Comincia a strattonare la corda, a tirarla verso l’altro e alternativamente a destra e a sinistra.Chiara mugola per il dolore, anche perché il suo clitoride ormai è gonfio e duro da moltissimo tempo. Ugualmente, però, è anche eccitata dalla situazione e questo trattamento la sta facendo di nuovo bagnare copiosamente. La commessa si rende benissimo conto della cosa e dice: “Guarda questa puttana come gode a farsi maltrattare la fica. Ora vediamo se anche questo le piace”. Si allontana leggermente e con movimenti rapidi e secchi del polso le inizia a frustare la fica dal basso verso l’alto. Ad ogni colpo Chiara sente la sua micina bruciare fortissimo, cerca di divincolarsi e di sfuggire a quei colpi, ma la commessa sembra ...