1. Io, lui e quella volta al mare. (Sognando la prima volta).


    Data: 24/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Nello, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi vi racconto di Lui, il mio cazzo, roseo e non eccessivamente lungo, credo proporzionato nella norma, quando si eccita diventa duro, esigente ed anche malvagio, la sua cappella fuoriesce dal prepuzio mostrando un interessante bocca dell'uretra. Corredato da un paio di coglioni sodi e grossi e da una peluria nera e folta. Non mi importa di lui per due ragioni: la prima perché adoro molto il mio culetto dotato da due chiappe tonde, lisce e sode che ospitano un signor ano depilato, così quando lo stuzzico con le dita Lui si indurisce dal piacere. L'altra ragione è che siamo due entità diverse ed indipendenti, per la verità sono più io che subisco lui, e da quando abbiamo raggiunto l'accordo che i maschietti sono più interessanti delle femminucce, beh... basta che un tipo carino si ferma nel nostro raggio di azione inizia a svegliarsi dal suo torpore, premendo nelle mutande. Ora poiché indosso spesso pantaloni un tantino aderenti vado un po' in difficoltà, ed essendo timido tendo ad imbarazzarmi. Ho deciso di non battezzarlo con un nome personale ma, come un bimbo appena nato si chiama bimbo, lui si chiama cazzo, come tutte quelle persone che abitualmente chiamiamo teste di cazzo. Non so se rendo l'idea. Ora, poiché ho intrapreso un corso di studi abbastanza impegnativo ad ingegneria, ho bisogno di concentrazione continua, ma spesso quando sono alla scrivania lui si sveglia ed inizia a premere deconcentrandomi dallo studio. E così sono costretto a tirarlo fuori per ...
    ... smanettarlo. A volte mi fa penare prima di autosoddisfarsi, e tante volte per dispetto lancia la sua sborra con getti violenti, costringendomi a pulire. Spesso mi rende la vita difficile e pretende che con le dita giochi con il mio buchetto. Sostiene: " hai deciso che sei frocio, quindi fai divertire il culetto, così capisce che dovrà partecipare ed accogliere dentro di sé numerosi amici belli e duri. Ricordo un giorno d'estate, eravamo in spiaggia ed un tipo molto carino, alto, moro come me, si appoggiò disteso supino su un lettino accanto a noi. Io lo guardai con la stessa curiosità che accade quando iniziano ad avvicinarsi alla tua sfera personale, certo notai subito quanto era bello, viso regolare con lineamenti decisi, bei pettorali, cosce muscolose e lunghe, ma lui iniziò a svegliarsi costringendomi a temporeggiare con lo sguardo sul ragazzo e senza che ne fossi consapevole mi ritrovai ad ammirare il rigonfiamento tra le cosce che era a malapena nascosto tra gli slip neri che indossava. Il ragazzo se ne accorse e, prima mi guardò la parte bassa del tronco, poi sorridendo incontrò il mio sguardo. Arrossii, diventando di fuoco, perché lo stronzo si era indurito. Mi girai subito a pancia in giù per nascondere la mia erezione, mostrando al ragazzo il culetto tondo che si intravedeva bene a causa del costume molto sgambato. Il giovane si girò sul fianco verso di me e decise un approccio. Col sorrisetto sulle labbra esclamò: "ciao, vieni spesso in questa spiaggia?" Girai lo sguardo ...
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