1. Al bar sotto la pioggia


    Data: 24/03/2018, Categorie: Etero Autore: Il delicato, Fonte: RaccontiMilu

    ... bianco con un reggiseno abbinato. Quando fu così si sedette sul letto, sollevata dal non sentire più gli abiti umidi di pioggia strusciare sul suo corpo. C'era uno specchio sulla cassettiera, nel quale Laura si specchiò: sapeva di essere una bella ragazza, i suoi trent'anni erano vissuti in splendida forma grazie alla pallavolo che praticava a livello dilettantistico. Mentre si contemplava narcisisticamente prima di decidersi a cercare vestiti asciutti, Tommy, a cui sembrava stesse tardando troppo, aprì di scatto la porta gridando: " Laura, tutto bene?" ma si bloccò sulla soglia appena vide lei voltarsi e si rese conto che era mezza nuda. " Chiedendo scusa, richiuse la porta e tornò nella saletta del bar. Laura si rese conto che in effetti ci stava impiegando troppo e frugando nei cassetti trovò un anonima tuta grigia idonea per il suo fisico e un paio di ciabatte, che mise in fretta e furia prima di tornare da Tommy, che come promesso aveva preparato il t&egrave. Appena la vide rientrare, Tommy commentò: "Oddio Laura, quella tuta ti sta malissimo". Lei rise e poi accomodandosi al tavolo davanti a lui, gli fece una battuta: " Scommetto che stavo meglio prima quando sei entrato". Tommy arrossì: " Scusa. Giuro che pensavo che fossi già vestita". " In effetti me la sono presa comoda. Ma non ti preoccupare: non penso di essere la prima ...
    ... ragazza che vedi in mutande". " No, ma di quelle che ho visto in mutande sei sicuramente la più bella". " Uuuuh, se dovevi farti perdonare, ci sei riuscito". Laura e Tommy dialogarono su quello che era loro capitato nel tempo in cui non si erano visti. Entrambi erano reduci da fidanzamenti finiti male e mentre lei era rimasta al paese lavorando come commessa e praticando la pallavolo, lui aveva rilevato quel bar in città dal papà di un amico, il quale non aveva voluto saperne di continuare l'attività paterna, mentre Tommy, alla ricerca di un'occupazione stabile, non aveva esitato a investire quel poco che aveva in quella struttura: pensava che la posizione strategica vicino alla stazione lo avrebbe favorito e così fu, senza contare che poi aveva scoperto di essere un bravo gestore tanto da guadagnarsi una buona fetta della clientela cittadina. A volte organizzava apericene o serate a tema che erano divertenti, fruttuose ma anche faticose. Per questo aveva adibito uno dei due magazzini a modesta stanza da letto: alla fine di quelle faticose serate, anzich&egrave prendere l'auto per tornarsena a casa sua, che distava 6 chilometri dal locale, preferiva infilarsi nel retro senza rischiare di addormentarsi al volante. Proprio mentre parlava del senso di quella stanzetta, Laura esclamò: " Farebbe comodo anche a me adesso una stanzetta del genere". 
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