1. Secchione! Genesi di un padrone - parte 08


    Data: 06/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... pezzo di carne con cui la controllava come una marionetta. Ridacchiò alla sua espressione che la diceva molto lunga sul sapore che quella merda dovesse avere.�Hehehe!! Lo sapevo che l�avresti fatto! Hehehe!� la accarezzò con quel tono denigrante �E� la cosa che ami di più, no? Succhiarmi il cazzo?� la giovane alzò gli occhi, ad incontrare i suoi e, nonostante l�espressione, annuì mugolando.�Ed è tua la responsabilità di tenermelo pulito, no? Non è a questo che serve una succhiacazzo?� le sue parole la scioglievano lentamente, facendo inevitabilmente breccia e mentre la sua lingua lo massaggiava carezzevole, lei annuiva sempre più arrendevole.�Quindi sei contenta di ciucciarti quello schifo, vero?� ci sapeva fare, non lo si poteva negare! La ragazza annuì nuovamente. Il suo sguardo era tornato ad essere quello solito: perso nell�estasi del piacere. Danny ridacchio di nuovo prima di sfilargli la cappella dalla bocca, ora lucida e rossa.�Mmmm� che brava, che sei stata!� si complimentò. Aveva il cazzo duro, adesso e con la punta gli carezzava le guance, poi il naso, poi le labbra, mentre lei cercava, inutilmente di imboccarlo di nuovo.�Dimmi cosa vuoi�� le disse e Susy come sempre lo divertì, umiliandosi ulteriormente.�mmm� voglio sentire il tuo cazzo fino in gola� voglio che mi scopi la faccia come fai di solito� fino a soffocarmi�� gli disse con la lingua fuori e la bocca aperta. Lui non esitò. Glielo seppellì in gola schiacciandole la faccia sul pube, per poi cominciare a ...
    ... scoparla con movimenti brevi e corti, in modo che ad ogni pompata uscissero solo un paio di centimetri di carne.�Ora ti riconosco, succhiacazzo, è così che ti voglio! hehe!!!� l'adulò concitato e la risposta furono degli umidi rumori animaleschi. Lui sorrise e si morse il labbro. Chissà se avrebbe finito prima di Damian? A Damian non sarebbe mai venuto in mente che quell�espressione facciale potesse avere un nome. In nessuna lingua. Invece aveva scoperto solo di recente che i giapponesi la chiamano �ahegao� ossia qualcosa come �rincretinita dal piacere di essere scopata�. La traduzione non rendeva bene ma Sally, il più buffo dei suoi giocattoli, ne era la perfetta incarnazione. Da quando si era fatta sverginare, la suorina smessa era diventata completamente assuefatta al sesso. Una drogata che lo supplicava, lo implorava di scoparla per avere la sua dose e tutte le volte che la accontentava il cervello le andava in tilt provocandole, appunto, una (per lui) spassosissima �ahegao�, raggiungendo il nirvana, la pace dei sensi e compagnia bella.Come oggi. Dopo averla fatta lavorare di bocca per un paio di minuti, giusto per eccitarsi, l�aveva sbattuta sulla pila di materassini, nel solito, squallidissimo stanzino dietro la palestra e, a gambe aperte, aveva cominciato a fottersela. Tempo pochi minuti e la trasformazione era già in atto: il suo sguardo pian piano perso nel vuoto, l�aria da ebete e i gemiti ferini che non avevano alcun senso, emessi con una specie di risolino folle, ...
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