1. Noi e lo scout (prima parte)


    Data: 26/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: magos

    Io e Michele, il mio ragazzo, eravamo finalmente riusciti a ritagliarci un intero weekend per andare in montagna. Camminare in mezzo alla natura era una comune passione a cui dedicavamo ogni attimo libero. Scegliemmo rapidamente la destinazione e controllammo che fosse permesso il campeggio libero, caricammo la tenda e i bagagli in auto e partimmo. Lungo la strada ci fermammo in un supermercato a comprare qualcosa da mangiare, del vino e una pacchetto di preservativi per ogni evenienza.
    
    A metà mattinata arrivammo al parcheggio da cui saremmo partiti a piedi, ci caricammo gli zaini sulle spalle e iniziammo la camminata. Era una calda giornata d’inizio estate, non c’era una nuvola e il venticello era fresco ma non fastidioso. Michi aveva messo quei pantaloncini che tanto adoravo, corti corti che lasciavano poco all’immaginazione. Era un bel ragazzo di vent’anni, dal fisico atletico e la carnagione scura da vero sardo qual era. Aveva due gambe muscolose che erano la fine del mondo, coperte da una peluria nera molto eccitante. Vederlo salire davanti a me con quei tronchi di muscoli in bella mostra rendeva decisamente più interessante la camminata. Io avevo preferito optare per una canotta che mettesse in risalto le mie spalle larghe di cui ero molto orgoglioso e i pettorali. Non andavo spesso in palestra ma quella poca che avevo fatto era evidentemente bastata. Al contrario di Michele avevo la pelle chiarissima e peli biondo rossicci che al sole di metà mattina quasi non ...
    ... si vedevano.
    
    Salimmo in mezzo a boschetti di larici e pini per tre orette buone, fermandoci di tanto in tanto per riprendere fiato e fare qualche foto.
    
    Il panorama era dei migliori e il posto era così isolato che non avevamo ancora incontrato nessuno. Avremmo potuto prendere il sole nudi pensai!
    
    Quando la fame si fece sentire trovammo un posticino tra gli alberi a strapiombo su un ruscello e facemmo pranzo. Come d’abitudine finito di mangiare ci sdraiammo vicini per un sonnellino all’ombra. Non passò neanche mezz’ora che fummo svegliati da voci e risate. Nel fiume sotto di noi cinque ragazzi in costume stavano sguazzando nell’acqua bassa e fredda.
    
    “Ecco ti pareva, sembrava troppo bello per esser vero. Non avevamo ancora incontrato nessuno e ora compare una mandria di casinisti” sbottò Michele infastidito.
    
    “Ma dai Michi” replicai “Saranno ragazzi che campeggiano da queste parti. Noi saliremo di più. Secondo me in cime non troveremo nessuno!”
    
    Dai discorsi che riuscimmo ad origliare capimmo che si trattava di una squadriglia di scout che passava il weekend in quella valletta. A ripensarci non erano neanche così fastidiosi, anzi erano un discreto bel vedere. Cinque ragazzi mezzi nudi, che facevano la lotta e si spruzzavano d’acqua a vicenda. Uno in particolare catturò la mia attenzione. Un bel moretto dall’espressione vivace e furba, con un fisico asciutto ma definito. Non restarono molto, dopo poco, infreddoliti e fradici scomparvero saltellando da un masso ...
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