1. Le mutandine dell’amica di mia figlia (cap finale)


    Data: 26/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: PifferaioMagico

    ... narrativa. Oppure se il suo personaggio preveda un’espressione di disorientamento. Fatto sta che mentre cerca di capire come muoversi, la mistress per la prima volta si rivolge a me. — Tu, spogliati completamente e legala alla sedia. Obbedisco con vero piacere, ancora intorpidito dall’incendio provocato dalle frustate sul sedere e sulle gambe. Veronica si fa legare, seduta con le mani dietro la schiena. — Ora mettile questo! La mistress mi allunga una ball-gag con cinturino in cuoio nero. È un attrezzo di tortura che cambia la polarità della stanza come un interruttore. I respiri iniziano a farsi pesanti. La giovane - si percepisce - è spaventata: non sa fino a che punto il rischio è calcolato. Le giro il collarino intorno al collo e da dietro verifico che la sfera aderisca all’altezza delle labbra. Poi stringo le due estremità e fisso la linguetta alla fibbia color argento. La salivazione di Veronica prende corpo, lo sguardo è quasi piagnucolante. Ma forse per superare la prova da “slave” è così che deve comportarsi. Lo stupore aumenta quando la mistress si avvicina a me e con la mano mi accarezza la nuca. Poi avvicina la mia testa e mi bacia sulle labbra. In un attimo la sua lingua inizia a rovistare la mia bocca presa in contropiede: salgo su una nuvoletta e inizio a decollare verso mondi inesplorati. — Io mi chiamo Madame L. — dice lei guardandomi da pochi centimetri — fissa bene la pronuncia: MA-DA-ME EL. Fossero le tue uniche parole in francese prima di morire. Mentre ...
    ... il mio cervello inizia a registrare e a rimandarmi infinite volte quel suono nella mente — MA-DA-ME EL, MA-DA-ME EL — la mistress si accovaccia sui tacchi e prende in bocca il mio cazzo duro come un tronco. Veronica osserva emettendo piccoli gemiti e sbavando dai lati della bocca. Il pompino è maestoso, luccicante, turgido nelle intenzioni e nei risultati. — Ora questo cazzo è pronto — afferma Madame L. tenendolo in una mano e guardandolo in controluce — Ammanetta questa troietta al termosifone con la faccia verso il muro — mi dice, perentoria. Eseguo con fulmini di piacere che si proiettano dal cervello alla punta dei miei piedi. Dopo averla slegata dalla sedia, la giro e le aggancio i due collari intorno ai polsi, passando la catena attraverso il calorifero. Madame L. dalla sua borsa estrae un lubrificante. — Allarga il suo culetto, prima con un dito e poi infilandone al massimo due. Bàgnati indice e medio con quest’olio naturale… Ti aiuterà… Veronica mugola, non sa ancora se per il piacere desiderato o per il terrore che inizia a pervaderla. Per me il gioco delle dita dentro il suo culo è pari al godimento di una scarcerazione imprevista. — Adesso la schiavetta va allargata ancora un po’ — sibila Madame L. afferrando l’anal-plug di prima, che ovviamente ha cambiato destinatario. Con movimenti lenti e circolari, la mistress dilata quel culo ancora acerbo, facendolo aprire e chiudere non meno di cinque-sei volte. — Oh oh, una schiava non deve lamentarsi — dice alla giovane, ...