1. Nelle mie mani


    Data: 27/03/2018, Categorie: Etero Autore: SingoloMi68, Fonte: Annunci69

    ... per la sorpresa ed un pò per l'eccitazione.
    
    La sdraiai sul letto e le divaricai leggermente le gambe, quanto bastava per vedere la sua fighetta così invitante.
    
    La lasciai in balìa del silenzio per qualche istante, mentre prendevo un piccolo foulard che mi sarebbe servito poco dopo.
    
    Mi sfilai i calzoni, mi avvicinai al letto ed iniziai ad accarezzarle le gambe dalle caviglie fino alle cosce, con tocchi leggeri e discontinui.
    
    I tocchi a sorpresa le facevano fare un piccolo sussulto, era quello che volevo.
    
    Mi avvicinai alle grandi labbra, ma senza toccarle, volevo che sentisse la presenza delle mie mani e desiderasse il loro tocco proprio dove più le piaceva. Non era ancora giunto il momento.
    
    Con il foulard iniziai a solleticarle la pancia ed il seno, mentre con le mani indugiavo sempre più spesso vicino alla sua vagina.
    
    Le baciai i capezzoli e li strinsi tra le labbra, provocandole un sussulto di piacere che le fece inarcare la schiena poi, a sorpresa sfiorai le grandi labbra che nel frattempo si erano già gonfiate.
    
    Un sospiro mi fece capire che lo desiderava.
    
    Con le mani giocavo con in suoi seni, le sfioravo la pancia e scendevo fino al monte di venere.
    
    Usai la bottiglia dell'acqua, che era fedda, per stuzzicarla come in nove settimane e mezzo.
    
    Il suo corpo era teso e vibrava per l'eccitazione. Mi bagnai le dita con i suoi umori, le annusai e poi le portai davanti alle sue labbra, così che anche lei potesse sentirne il profumo.
    
    Con le ...
    ... dita umide del suo piacere le fiorai le labbra che lei socchiuse leggermente e ne approfittai per farle sentire anche sulla lingua quanto fosse eccitata.
    
    "Fatti toccare" mi disse, ma glielo negai. La volevo più eccitata.
    
    La mia mano ora giocava con la sua fica, stuzzicando il clitoride e le labbra, poi penetrava leggermente per far salire il desiderio di avermi dentro di se.
    
    Le presi una mano e la portai sul mio petto, e lei inziò ad accarezzarmi fino alle spalle ed il collo. Scendendo verso l'addome mi fiorò la cappella e quella fu un'altra punizione.
    
    Presi il foulard lo arrotolai ed iniziai a dare piccole frustate sul clitoride. Lei sussultò. Mi fermai solo quando sentii le parole "continua, mi piace".
    
    Le ordinai di masturbarsi davanti a me e, mentre le sue dita obbedienti torturavano il clitoride, mi portai davanti a lei ed inziai a leccargliela.
    
    Non immaginava che lo avrei fatto e fu sorpresa a tal punto da allargare ancora le gambe per farmi leccare meglio. Mi fermai immediatamente e lei reagì esclamando "nooo".
    
    Ripresi subito da dove avevo interrotto, sentivo che si bagnava ancora di più e che accompagnava la mia lingua con i movimenti del bacino, per guidarmi dove più le piaceva.
    
    "Ti prego, ti voglio" mi disse, continuando a muovere la mano sul clitoride ancora più forte.
    
    Non resistevo più, la volevo, volevo che tutta quella passione esplodesse in un'orgasmo fragoroso e senza esitare oltre mi inginocchiai tra le sue gambe.
    
    Puntai verso quel ...