1. Nella mente di Alice (cap 4)


    Data: 27/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Darkness

    -Occhi- Attesa, mai è stata tanto struggente. Ferma, aggrappata al tavolo, piegata a novanta gradi le gambe tese e il sedere all'insù. Attende lui, il marionettista che sembra essere svanito nel nulla, fino ad ora non si è voltata, ma dopo tutto questo tempo lei sente il bisogno di farlo, quest'idea si insinua dentro come un insulso tarlo e inizia lentamente a divorarla. Non pensa a nient’altro tranne che a voltarsi. Prima di sollevare il busto di pochi centimetri dal legno, Alice ha come un presentimento, lui forse non se n'è andato ma ha fatto si che lei pensasse il contrario. Eppure, quel presentimento troppo sottile non mette in guardia Alice tanta è la voglia di sollevarsi, è determinata a farlo e ci mette tutto lo charme che possiede, inutile a dire il vero visto che dietro di lei non c'è nessuno, ma in una parte remota del suo cervello, Alice, è convinta di non essere sola. Lascia che i palmi delle sue mani spingano sulla superficie fresca e lentamente il busto si solleva a poco a poco, inarca il bacino mettendo in evidenza il suo sedere per una frazione di secondi prima che il suo busto non fosse completamente eretto. Ansima, le mani poggiano sul bordo del tavolo, aggrappata ad un ancora di salvezza. Troppa è la curiosità. Si volta lentamente, paura. Ha paura di trovarsi di fronte lui o chissà chi. Nel momento in cui gli occhi nocciola della giovane si guardano intorno, di fronte lei, uno scenario che la fa rabbrividire. Il teatro. Lei si trova in un teatro, nuda ...
    ... sul palco, involontariamente le mani si aggrappano al bordo in legno. Il tempo si ferma. Silenzio, imbarazzante che ti penetra dentro e ti umilia. Il cuore di Alice perde i battiti nel soffermarsi su mille o forse più occhi intenti a fissarla, ha l'istinto di coprirsi ma due mani sarebbero poche. Silenzio, non è mai stato tanto assordante. Come ha fatto a non rendersi conto delle persone dietro di lei? Da quanto la sala è piena? E soprattutto, dov'è finito lui? “Sei il mio spettacolo Alice!” una voce, la sua voce rintona tra la gente. “La mia marionetta in carne e ossa” continua. Mai sono state tanto vere le sue parole. Il marionettista ha messo un tassello importante, tutti i pezzi si compongono. “Manca poco e capirai!” esclama mentre avanza nel corridoio centrale, di fronte a lei. Alice non ha voce, il suo io interiore urla e scalpita ma lei è pietrificata, una statua di sale, i suoi arti diventano molli e lei si aggrappa al legno con le rimanenti forze. “ Devi guardare dentro te stessa Alice” il marionettista è salito sul palcoscenico, “vincere le tue voglie, lasciarti andare, farti guidare da me. Concediti a me e ti farò vivere in eterno.” Frastornata e impaurita Alice continua a non muoversi, ora come ora vorrebbe solo svegliarsi nel suo letto, al sicuro e scoprire che si tratta solo di un sogno. -È un sogno, solo un sogno Alice... nessuno ti farà del male seriamente- Quelle facce, quei sguardi indagatori la umiliano a tal punto da trovarsi a fissare il pavimento legnoso, ...
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