1. Le Lezioni di Matematica 2


    Data: 28/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: encolpio

    Non potevo credere a quello che era successo�mentre scendo le scale di corsa con ancora addosso i vestiti che mi ha prestato Andrea, il mio insegnante di ripetizioni, ripenso ad ogni dettaglio del nostro incontro: Quando in bagno l�ho invitato ad entrare voleva essere un gesto innocente, era per sbrigarmi, mi sentivo in imbarazzo ad averlo disturbato con la doccia.Ma il suo sguardo su di me mi ha in qualche modo eccitato..mi sentivo desiderato come non mi era mai successo. Le ragazze della mia età non mi considerano molto..era la prima volta che mi facevano pompino..La sua mano che mi carezzava, il suo sguardo. Si ho avuto una reazione ma stavo tentando di nasconderla.Arrivo a casa e mi chiudo in camera.Se lo scoprissero a scuola? e come potrebbero, nessuno dei miei compagni conosce Andrea.E poi è lui che l�ha succhiato a me..io non l�ho nemmeno toccato..La prossima volta farò finta di nulla. Anche lui si renderà conto che è stato un errore.Per qualche giorno pensieri come questo mi passavano per la mente, ma con il passare del tempo la cosa andò a ridursi: la scuola e gli amici riuscirono inconsapevolmente a distrarmi.In men che non si dica fu di nuovo mercoledì, il pomeriggio sarei dovuto andare a lezione.Mentre sul tram mi dirigevo a casa di Andrea un pensiero si fece sempre più spazio: se lui avesse voluto rifarlo? Come avrei reagito? Avrei dovuto rimandare l�appuntamento e far passare più tempo? non tornare più? Mentre non riuscivo a dare risposta a queste domande mi ...
    ... ritrovai sotto casa del mio insegnante. Citofonai quasi automaticamente, anche se avrei voluto aspettare ancora qualche minuto. Il suono della sua voce che proveniva dall�apparecchio interruppe i miei pensieri.Presi l�ascensore, quando arrivai al piano lui mi aspettava sulla porta: sembrava agitato ed imbarazzato. Visto? non avevo nulla di cui preoccuparmi, anche lui non voleva ripetere ciò che era successo. Spontaneamente sorrisi pervaso da un ritrovato entusiasmo. Cominciammo la lezione e raccontai ad Andrea del compito di geometria svolto in settimana.Poi cominciammo a fare esercizi, come al solito alla scrivania. La lezione procedeva: un po� sbagliavo e lui con calma mi spiegava, ma quando gli esercizi erano giusti si complimentava, come al solito con un �Bravo Giorgio� o simili, ma accompagnati da attenzioni fisiche che non riuscivo a ricordare se erano un a sua abitudine o una novità. Nulla di esagerato: una pacca sulla spalla o un paterna mano sulla testa, ma non riuscivo a capire se l�episodio dell�ultima volta avesse in qualche modo condizionato i miei ricordi e la mia interpretazione di questi gesti.La risposta arrivò poco dopo: Andrea dopo uno di questi gesti lasciò la sua mano sulla mia nuca, e cominciò un lento e leggero massaggio con le punte delle dita. Ero pietrificato. Non sapevo come reagire, fingevo di stare pensando alla soluzione di un problema ma in realtà era un modo per prendere tempo.Le sue mani si continuavano a muovere, sfiorando la nuca coperta dai ...
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