Power games
Data: 28/03/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: afrodite1969, Fonte: Annunci69
... gelido, per aumentare la propria eccitazione, in maniera che lui la potesse percepire – i maschi alfa erano così, ‘sentivano’ l’eccitazione delle femmine.
Arrivò, appoggiò il membro durissimo in mezzo alle sue natiche, e le braccia nude sulla vetrata, quasi a volerla imprigionare; poi si mosse per entrare in lei. “FERMO!” L’aveva detto piano, ma il tono era da padrona, da dominatrice; lo sospinse indietro con un movimento del bacino, si voltò, e aggiunse: “Leccami!”
Lo sapeva, ne era sicura: leccava da Dio! Lasciò passare i minuti, fino ad avvicinarsi all’orgasmo; e quasi quasi stava per decidere di venire così, ma voleva di più, voleva dominarlo! Lo fece alzare, si voltò di nuovo verso la vetrata, lo afferrò con la mano e lo guidò all’ingresso della sua intimità; lui fece per spingere, ma lei – che se lo aspettava – si ritrasse, e di nuovo gli intimò: “Fermo!”; poi attese qualche secondo, tanto per fargli capire che aveva perfettamente in pugno la situazione, ed infine si sporse all’indietro, lentamente, per godersi la prima penetrazione. Lo fece arrivare fino in fondo, poi di nuovo si immobilizzò, e prese invece ad accarezzarsi. Di tanto in tanto si muoveva un po’, per il piacere di sentirlo dentro, oppure stringeva i muscoli vaginali per mantenere l’erezione, ma senza dargli troppa soddisfazione: doveva essere lei a godere per prima. E difatti, stava per venire; allora si portò tutta in avanti, fin quasi a farlo uscire, poi rapidamente indietro, di colpo: una ...
... volta, due, e …
… e incredibilmente, proprio in quel momento, l’uomo si sfilò: per un istante lei rimase senza fiato; ma subito lo sentì poco più su, che forzava l’altra sua intimità – anzi, era già dentro, lubrificato dal suo piacere che stava sopraggiungendo. La sorpresa si mescolò al disappunto: non avrebbe dovuto permettersi, era lei che conduceva il gioco! Ma già, avrebbe dovuto pensarci: i maschi ‘alfa’ avevano tutti una predilezione per il sesso anale, e non solo per il maggior piacere che provavano in quel canale così stretto: era soprattutto il senso di possesso, anzi di dominio, che sperimentavano attraverso la sodomia; proprio per quello lei era così indispettita.
Poteva ancora abbandonare il gioco, ma a questo punto voleva godere – e poi, in fin dei conti era pur sempre un pareggio! Lui intanto era arrivato fino in fondo, e cominciò a muoversi sempre più velocemente; lei riprese ad accarezzarsi, l’eccitazione tornò ad aumentare, l’orgasmo si stava riaffacciando quando lui cominciò ad ansimare e mugolare, portando le mani a raccogliere il suo seno; ma invece di carezzarli, strinse con forza i capezzoli, come in una morsa!
Urlò prima ancora di capire cosa stava succedendo; il dolore la fece lacrimare, e lo stupore le impedì di reagire, finché lui non abbandonò il seno, e uscì da lei. Solo in quel momento lei comprese che l’aveva fatto di proposito, per impedirle di godere! Rimase nuda appoggiata alla vetrata, con i capezzoli doloranti e la rabbia che quasi la ...