1. Io e Mary


    Data: 29/03/2018, Categorie: Etero Autore: FGL 79, Fonte: EroticiRacconti

    ... uscivano dalla cucina pieni e rientravano vuoti. Mary per tutto il concerto non mi tolse gli occhi di dosso. Tolsi il basso dalla spalla e lo poggia sul supporto Emy mi porse la sua bottiglia di TENNET'S ne bevvi un pò, poi mischiai la birra con la Sambuca come piaceva a me. Bevvi a piccoli sorsi. Mary mi guardava, rideva, continuava a mandare sms. In quel preciso istante sentì il mio cellulare vibrare, erano arrivati dei messaggi. Un numero sconosciuto, messaggi espliciti del tipo: ti vorrei spompinare adesso in bagno. L'altro diceva: so che hai una casa al mare mi piacerebbe scoparti li, per tutta la notte. Mary si accorse che stavo leggendo gli sms e in quell'istante si alzò e mi sussurrò: chiudi tutto dai, andiamo ho voglia! Salutammo tutti e uscimmo. Appena saliti in macchina lei chiuse gli occhi e accese l'autoradio. Aprì la tennet's che aveva ordinato e mentre beveva, mi accarezzava con le mani e cercava di tirare fuori il mio pene, ci riuscì, versò la birra sul mio membro e iniziò a giocare e bere leccare ma non a succhiare, ridendo mi disse: per dopo mi tengo il meglio per dopo, questo è solo l'assaggio. Arrivammo a Casalabate, il BAR del Sole era ormai chiuso, parcheggiai scendemmo e ci dirigemmo verso casa mia: una casa sulla spiaggia su due livelli. Naturalmente le stanze da letto, davano con i balconi sul mare. Appena entrammo lei incominciò a spogliarsi e a girare per tutta la casa al buio. Ad un tratto si mise carponi e venne verso me: iniziò a mordermi ...
    ... delicatamente e mi chiedeva di ficcarglielo in bocca: cosi feci. mi spompinò fino ad sfinirmi, mi svuotò ancora, ma stavolta mi chiese mentre sborravo di chiamarla troia, si fece venire in bocca. Scoppiò a ridere, mi chiese di seguirla di sopra. Aprì la finestra e si distese sul letto, il fruscio del mare ci rilassava,la luna penetrava nella stanza e rendeva la sua pelle color bronzo.La osservai, lei mi prese le mani e le portò sulle sue tette, toccami, baciami, prendimi, mi ordinava ed io iniziai a toccarle le tette e a baciarla, poi assaporai i suoi capezzoli, turgidi, li mordicchiai li succhiai uno per volta. Assaporai millimetro per millimetro il suo corpo, fino a scendere sulla sua figa. Era bagnata, un pò di sudore, un pò di liquido. La leccai e scendevo fino ai piedi, poi risalivo, millimetro per millimetro, con la lingua, con le labbra, mordendola piano. Mi sistemai meglio e la penetrai, lei gemeva, godeva, sussurrava frasi del tipo: si, dai, sbattimelo dentro, fammelo sentire, lo voglio nel culo dopo. E ancora: chiamami troia, chiamami puttana, ma sbattimi più che puoi, l'abbracciai, mi spinse verso il basso e si mise a pecorina chiedendomi di sfondarli il culo e di chiamarla troia, godeva, gemeva, godeva, chiedeva di più, ne voleva ancora non voleva smettessimo. Non voleva. Mi tenne dentro fino a quando non schizzai. E questa storia andò avanti per tutta l'estate. Dopo ferragosto, ci trovammo con gli amici a far mattina e festa sulla spiaggia a salutare l'estate. Il giorno ...