249 - le due sorelline - Racconti Erotici

249 - le due sorelline

... distintamente il profumo della sua eccitazione e potevo vedere finalmente bene come era fatta la sua fighetta che non vedevo l’ora di leccare. Si vedeva chiaramente il clitoride nel suo colore rosa intenso che faceva capolino e sembrava chiedere di essere titillato e succhiato. Il mio cuore impazziva dalla voglia e già sognavo un fantasmagorico rapporto lesbico con lei ma dovevo finire prima quel lavoro così delicato che avrebbe portato alla luce un sesso giovane e prelibato.Date alcune sforbiciate è arrivato il momento di usare il sapone per fare tanta schiuma tra i peli rimasti. Era una scusa ottima per farle un leggero massaggio sulla parte interessata ed anche per toccare finalmente quel clitoride che si sentiva orfano e desideroso di carezze.Guardavo Anna mentre l’insaponavo lì sul sesso ed il suo sguardo mi ha fatto capire quanto apprezzava quella mia carezza.“Francesca, aspetta che finiamo la depilazione”La frase diceva tante cose ma soprattutto la sua voglia. Infatti la parola ‘aspetta’ detta in modo sussurrato stava a dire finisci che poi ci dedichiamo alle nostre fighette.Finito il taglio ho afferrato il rasoio e, con molta calma, ho iniziato a raderla completamente con gesti leggeri della mano andando dall’alto al basso. Sono stati sufficienti poche passate e tutto il suo pube insieme alle grandi labbra e l’inguine erano completamente rasati.Per farle capire che mi piaceva toccarla e che aspettavo impaziente a fare sesso con lei, l’ho sciacquata togliendole ...

... tutti i residui di peli e di sapone.Ci siamo poi messe in piedi davanti allo specchio, tutte e due completamente nude e depilate e lisce.Ho così scoperto che tra me e lei c’è molta affinità e mi faceva piacere ricambiare quella simpatia che si era sopita causa la sua lontananza ma ora stava riaccendendosi.Infatti quando un anno prima ero entrata in quella famiglia, Anna aveva immediatamente dimostrato una grande simpatia del tipo ‘ a pelle ’ che ti fa sembrare di averla sempre conosciuta e con cui hai un rapporto di complicità.La compagna di Mario, babbo di Anna e Roberta nonché di Alberto, era una cuoca provetta ed a me piace la buona cucina. La donna, il cui nome è Nella, per altro molto simpatica, preparava pietanze molto buone e saporite.Come al solito dopo pranzo andammo tutti a riposare.Io avevo mangiato molto e mi sono distesa sul divano a senza addormentarmi.nella mi ha svegliato con la sua voce dicendo “Io vado. Mi raccomando non fate le solite monelle!”Queste ultime parole mi indussero a fare finta di dormire ancora.La casualità volle che fossi voltata in modo da vedere cosa accadeva.La situazione sembrava essere normalissima ma ho visto Anna e Roberta intente a prendere qualcosa da una s**tola che Roberta aveva in mano.Mentre cercavo di capire cosa stessero facendo, Roberta con un movimento fulmineo ha infilato una mano sotto la minigonna di Anna toccandole il culo.“Dai, non fare la cretina! C’è troppa gente e poi con Francesca qui! Noo!”.“Non mi dire che non ti ...