1. Il perizoma viola


    Data: 31/03/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Il perizoma violaL’ambiente è una sera d’estate. Le scuole sono chiuse e io sto preparando un esame essendo iscritto all’università. Mi chiamo Simone.Finalmente ero riuscito a convincere Mirna, una ragazza di 18 anni a uscire con me.Mirna mi aveva fatto il filo per molti mesi ma ogni volta che le chiedevo di uscire trovava tante scuse per non farlo.Era di sabato e l’aria era torrida, cosa assai frequente nel mese di luglio.L’appuntamento lo fissammo per le 20.15 davanti alla pizzeria nella quale avremmo mangiato.Arrivai puntuale, lei era già lì.Bionda, stupenda come il solito, con canottiera aderente bianca, una minigonna blu, capelli raccolti a coda, orecchini di perla, scarpe argentate a tacco 12 tenute da un laccetto alla caviglia ed una striscetta di pelle sulle splendide dita dei piedi colorate da smalto viola fuoco. Al momento vedevo una ragazza fighissima invidiata da molte ragazze che si voltavano per guardarla per non dire dei maschi che già se la sognavano su un letto con il cazzo dentro di lei.Per completare, ma lo avrei scoperto dopo, un perizoma viola.Nel vederla rimasi fulminato dal suo aspetto. Non mi aspettavo di vedere una ragazza così bella e così nuda. Stava benissimo e tra me pensavo che toglierle quegli indumenti sarebbe stato facile.Il suo corpo era ben fatto: gambe affusolate e caviglie fini, polpacci non molto evidenti, piedi ben curati, vita stretta e seno ben in evidenza che era ancor più valorizzato dalla canottiera che lasciava vedere l’insenatura ...
    ... tra le due mammelle.La baciai sulla guancia e lei fece altrettanto ma per entrare nella pizzeria mi spiazzò: mi prese la mano come se fossimo fidanzati mettendo le dita sue ad incrociarsi tra le mie.Al tavolo si mise di fronte a me e nel discutere notavo i suoi movimenti vanitosi; erano un atteggiamento classico delle ragazze che si espongono per mostrare la ‘merce’ che possiedono.Dalle parole e dagli argomenti della discussione mi accorgevo che la ragazza non era la classica oca giuliva ma aveva una cultura in arte, gastronomia, letteratura, musica e moda sia maschile che femminile.In pizzeria trascorremmo almeno due ore. Era piacevolissimo stare li con lei che mi ammaliava e seduceva lentamente. Dopo il calar del sole, quando cominciava a venir su la notte, uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso la mia casa che proprio quella sera era libera dalla presenza dei genitori.All’invito di passare la notte insieme non fece difficoltà perché anche casa sua era libera da genitori che erano in vacanza e mi disse che aveva intenzione di invitarmi lei.Prima di arrivare a casa ci fermammo in gelateria per due gelati, lei lo prese alla panna, cosa che mi eccitò moltissimo, iniziando subito a leccarlo e a succhiarlo come se fosse un cazzo. La cosa mi ha eccitato moltissimo; già lo ero a seguito della sua seduzione ed ora ero proprio arrapato.Arrivati a casa chiusi a chiave la porta per essere sicuro che nessuno ci avrebbe disturbatoLe cinsi la vita con le mani e Mirna non ebbe un attimo ...
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