1. E brava la ragazzina...


    Data: 17/08/2017, Categorie: Etero Autore: XunicointuttoX, Fonte: Annunci69

    Non sono un superdotato né un adone ma un uomo normale con un piccolo segno + : ci so fare con le donne.
    
    All’epoca avevo le classiche tre donne (oltre a mia moglie) di cui avrebbe bisogno ogni uomo, una per la famiglia, ed era quella che pretendeva di lavarmi e stirarmi la biancheria intima che spesso mi regalava in cambio di una chiavata a settimana quando aveva il giorno libero dalla scuola, la seconda per il passeggio, e mi piaceva visitare con lei tutti i luoghi caratteristici del circondario con solenni e continui pompini intanto che guidavo, la terza per il letto ed era quella che aveva comprato apposta un monolocale nei pressi della mia abitazione perché nel giorno stabilito la potessi raggiungere verso le otto del mattino con due brioche alla panna da gustare a risucchio sia sul cazzo che sulla figa.
    
    L’occasione dell’incontro fu un viaggio organizzato nelle terre del Sud ed io fui invitato perché facessi da cicerone.
    
    Ho avuto veramente tante donne ed ho soddisfatto quasi tutti i miei desideri, ma la visione di quella ragazza fece scattare in me una scintilla ed un desiderio di possesso che sentivo a fior di pelle.
    
    Era la classica “figlia di Maria” con un visino dolce, un fisico slanciato, con tette e culo secondo norma e con un bagliore negli occhi tra il furbo ed il misterioso.
    
    In pulman sedeva accanto ad un’amica sessantenne che al contrario di lei, era ciarliera e di buona compagnia.
    
    Con battute spesso allusive me la feci amica e quando le chiesi ...
    ... di farmi spazio accanto alla ragazza in uno dei tragitti turistici, con una scusa attaccò discorso con mia moglie ed io andai a sedermi accanto alla ragazza.
    
    Non so cosa mi prese, ma subito sentii un rimescolio in mezzo alle gambe e sentivo che il membro stava per agitarsi.
    
    Le feci i convenevoli di rito e quando mi accorsi che lo sguardo non era assente ma piuttosto interessato chiesi se potevo metterle una mano sulla coscia, fingendo timidezza ed imbarazzo, al che lei acconsentì.
    
    Fu la chiave d’ingresso nel mondo dei sogni e delle speranze di una falsa verginella, desiderosa di un uomo perché sazia di donne.
    
    Finito il viaggio ebbi modo di telefonarle e dopo vari tentativi ci ritrovammo una sera per andare a mangiare una pizza.
    
    Finito di mangiare, con la scusa di andare a fumare una sigaretta lungo il fiume, la portai in un posticino isolato.
    
    Ci fermammo a fumare e ad ascoltare musica e all’improvviso tentai il coup de frappe.
    
    Dissi che avevo bisogno di scendere a pisciare e mi posizionai in modo che lei potesse vedermi.
    
    Sott’occhi capii che mi guardava con interesse e facendo finta che la pisciata era lunga mi accarezzavo il cazzo.
    
    Ritornato in macchina, forse rinfrancato dallo sguardo lascivo con cui mi aveva guardato, le chiesi se meritavo un bacio per la serata.
    
    Sembrava che non aspettasse altro. Si girò completamente verso di me e mi posò la boccuccia dolce, calda e umida sulla bocca.
    
    Non dovetti attendere molto per forzarne l’apertura ed ...
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