Senza replica
Data: 01/04/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... ne avvedessi sui suoi piedi. Lei sembrò sentirsi più a suo agio dopo questa silenziosa resa, di cui dovette intuire la ragione e per questo allungò un piede poggiandolo sulla mia gamba:�Per quanto possano essere belli i miei piedi, dubito che qualcuno possa provare per essi un desiderio simile a quello che nutre il protagonista del libro, tu non credi?�.In quell�istante divenne sempre più intricato e macchinoso per me padroneggiare le emozioni, in quanto avvertivo il tepore della pianta del suo piede raggiungermi e accarezzandomi attraverso i jeans, poi il desiderio crescente di poterli sfiorare non mi dava tregua. Ebbi la sensazione che lei volesse punirmi vendicandosi nel contempo dell�imbarazzo che le avevo procurato con le mie domande e che per questo continuava a insistere su quell�argomento, nonostante il mio prolungato silenzio:�Certo che dev�essere piacevole farsi coccolare i piedi, ma credo sia molto difficile trovare qualcuno che li ami a tal punto. E� già raro riuscire a farseli massaggiare, figuriamoci un�adorazione e una dedizione di quel genere�.A quelle parole non fui più in grado di trattenermi e le accarezzai liberamente il piede, quasi come per dirle che se lo desiderasse poteva avere quell�adorazione e quella dedizione così profonda e ricca di passione. Lei allora tacque, trattenendo il respiro, come se quell�improvviso contatto con cui la sfiorai l�avesse magnificamente sorpresa:�La mia non era una richiesta� - disse, mentre continuavo ad accarezzarle il ...
... piede, poggiando dopo poco anche l�altro sulla mia gamba come un allusivo e sottinteso invito per continuare.Io rimasi in silenzio, in fondo non c�era molto da dire, poiché mi sarebbe stato difficile parlare senza far tremare la voce, tradendo così l�intensità delle emozioni che avvertivo accarezzando la morbida pianta dei suoi piedi, scivolando sulle sue dita che fremevano di tanto in tanto peraltro riconoscenti di quel massaggio:�Non m�hai ancora detto il tuo nome�.Lei ormai aveva smesso di leggere e osservava la cura con cui le mie mani indugiavano in quelle carezze, di certo non le era sfuggito il rapimento del mio sguardo e il piacere che provavo:�Filippo� - risposi io in modo languido.�Io sono Mercedes. Sei nuovo di queste parti, vero?�.�Sì, mi sono trasferito qua da pochi giorni�.�Lo immaginavo. In una piccola città come questa si conoscono tutti, anche solamente di vista e di certo mi ricorderei d�un bravo massaggiatore aggraziato come te� - disse sorridendo, dandomi un piccolo buffetto sotto il mento con la punta del piede.�Hai già fatto amicizia? Qui sono tutti un po� diffidenti e guardinghi verso i forestieri, ma in fondo sanno essere anche molto ospitali, seppure talvolta alquanto indelicati e invadenti con il loro modo di fare�.�Ancora non ho conosciuto nessuno, eccetto lei signora Mercedes�.�Ne sono lusingata allora, però dammi pure del tu. Non dovrai essere così formale con me. In ogni caso non preoccuparti, perché non avrai troppe difficoltà ad ambientarti, ...