1. Senza replica


    Data: 01/04/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... anch�io mi sono trasferita qui da un�altra città e t�assicuro che non &egrave così terribile come può sembrare all�inizio�.Di certo, non poteva immaginare quanto potessi essere scostante, dubitavo di riuscire a farmi molte amicizie in quel posto e già trovavo intollerabile pensare all�autunno e all�inizio della scuola, trovarmi nel frequentare l�ultimo anno del liceo in una classe nuova, poiché era tutt�altro che entusiasmante.�E� ora d�andare, mio tenero massaggiatore, tra poco si chiude�.Io mi rammaricai sentendo i suoi piedi scivolare via dalle mie carezze, visto che li seguii con lo sguardo, mentre si nascondevano nell�ombra dei sabot come se fuggissero via dal mio desiderio. Lei rise sottovoce, notando l�espressione delusa e sconfortata dipinta sul mio volto, perché doveva essere stato senz�altro molto rilevante più di quanto io potessi immaginare, ormai non avevo più alcun dubbio riguardo al fatto che Mercedes avesse compreso bene la mia bizzarra passione, che a quanto sembrava non le era sconosciuta e di certo non le dispiaceva:�Sei sicuro, che sia solamente la cultura e la letteratura giapponese a interessarti?� - mi chiese indagando la mia reazione alle sue parole.�Sì, certo� - balbettai io in modo poco convincente e arrossii sentendomi colto in flagrante.�Già, a quanto pare abbiamo interessi comuni allora, adesso però va�, in ogni caso potrai tornare quando vorrai, anche domani�.�Non m�assumi allora come aiutante?�.�No, però mi farà piacere se verrai a farmi ...
    ... compagnia e potrai ugualmente fermarti a leggere qui con me�.M�incamminai verso casa e lungo la strada tra la luce debole che annunciava la fine del giorno m�accarezzai più volte il viso sentendo il profumo che le mie mani conservavano ancora dei piedi di Mercedes, immaginando che fossero loro quelle carezze. Sognai con gli occhi aperti le visite che avrei potuto farle i giorni successivi, sedendomi nuovamente ai suoi piedi come avevo fatto quel pomeriggio, giungendo magari a poter sentire anche il loro sapore sulle mie labbra. La situazione più fastidiosa del trasferimento in una nuova città era l�inopportuna e l�insensata curiosità dei suoi abitanti, le loro domande tutte inutili, sterili e sempre uguali:�Come ti trovi qui? Sei contento d�esserti trasferito? Ti piace di più qui o dov�eri prima? Quanto tempo pensi di restare qua?�.Diverse, numerose domande, con cui formulavano la stessa implicita e indiretta richiesta, quella d�essere assecondati e compiaciuti con una risposta che lasciasse intendere che la loro fosse una bella città, come se questo per me potesse avere una tale levatura e importanza, come se il mio trasferimento fosse stato volontario e non obbligato. Nel loro interesse si nascondeva invero sia l�insicurezza quanto l�invidia che provavano e che verificavano nei confronti di chi proveniva da una grande città, in pratica era una riproposizione dell�antico, dell�inopportuno e superato contrasto, di quell�antagonismo tra la campagna e la città, che li spingeva di ...
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