1. Una domenica a pesca


    Data: 02/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliosorn, Fonte: Annunci69

    UNA DOMENICA A PESCA
    
    Il rumore della suoneria del cellulare mi stave strappando al mio meritato riposo. Chi è che rompe a quest'ora? Mi ero dimenticato della solita domenica a pesca assieme a Maurizio, il mio collega di lavoro tutto figa e calcio. “Pronto chi è?” Non ero nemmeno riuscito ad aprire gli occhi per leggere il nome dello scocciatore. “Muoviti dormiglione che sono quasi sotto casa tua”. Ok era stata l'unica cosa che mi sembrava corretta e non scortese e sopratutto non impegnativa da formulare. Maurizio ed io lavoravamo insieme da quasi 5 anni e da subito si era instaurata una buona sintonia. Fisico massiccio ma non palestrato, sorriso continuo (probabilmente dovuto a tutto quello che si fumava) dialoghi limitati alla partita del pallone e alle fighe che riusciva a trombarsi di tanto in tanto con particolari che di volta in volta si aggiungevano o arrichivano, qualche fumata in scioltezza e massimo rispetto sul lavoro. Mi piaceva andare a pesca con lui, era il classico ragazzo veramente maschio, un po' ruspante ma proprio per questo sexy e qualche volta ci avevo fatto pure un pensierino. Era eccitante con i suoi pantaloncini corti e stretti che mettevano in risalto due cosce e un culo da urlo e un pacchettino che forse se lavorato a dovere doveva dare una discreta soddisfazione. Rigirandomi nel letto ero stato travolto da un'ondata di profumo intenso e ben stampato nella mia mente. Claudio. L'incontro della sera prima, un'occhiata su internet ed ecco il ...
    ... messaggio di un ragazzo che diceva di essere interessato a me e voleva conoscermi.
    
    Un rapido scambio di messaggi e scambio di cell e via sotto la doccia per farmi trovare pronto. Claudio, un ragazzone di 32 anni, occhiali, fisicamente più da forchetta che non da palestra, timidezza da far pentire di aver detto si, ma bottiglia di vino rosso che avrebbe reso se non altro interessanti le chiacchere. Ero rimasto sorpreso invece dal tono caldo della sua voce, dai suoi modi semplici e cosi naturali e gli occhi sotto gli occhiali erano di un colore verde azzuro che quasi ipnotizzavano. Scolato il primo bicchiere l'aria si era fatta distesa e inaspettatamente carica di eccitazione. Non era dispiaciuto dei miei 46 anni, anzi preferiva uomini più grandi di lui perchè sessualmente più disinibiti e quindi più divertenti. Quando iniziò a spogliarmi iniziai a fantasticare su come avrei potuto rendere speciale l'incontro. Il suo tocco era leggero gentile quasi di adorazione e io volevo sentirmi padrone della situazione. Il tocco delle sue labbra sulle mie era stato come una scarica elettrica, la sua lingua sul mio collo mi stava facendo sentire brividi su tutto il corpo e il morso ai miei capezzoli diventati duri come pietre stava divorando le mie fantasie e mi lasciava in balia di quel timidone che invece ci sapeva fare eccome. “Ti và un caffè?” La voce di Maurizio mi strappò ancora una volta al mio bisogno di silenzio e tranquillità. “Ok”. Il dialogo non riusciva a partire quella mattina. Lo ...
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