1. Le prove Cap 1


    Data: 05/04/2018, Categorie: Etero Autore: Re Artù

    INTRODUZIONE: ritorno con la storia di due coniugi cui la normale vita insieme non basta più; immagino che fra chi avrà la bontà di leggermi ci possano essere anche persone che hanno sperimentato per davvero queste esperienze, od almeno alcune, per cui sarei contento se volessero intervenire riportando le loro esperienze per suggerimenti che sono ben accetti da parte di tutti. Grazie e buona lettura. Re Artù LE PROVE capitolo 1 Con suo marito era iniziato tutto per gioco, non avrebbero mai potuto immaginare dove sarebbero finiti, lui un raffinato cuckold e lei una puttana aperta a qualsiasi esperienza, e quando dico “qualsiasi” pensate alle peggiori oscenità: lei le ha sperimentate. Sono una coppia di quarantenni, anni molto ben portati: Arturo di un metro e novanta, bruno, carnagione olivastra, moderatamente peloso e ben dotato; Sandra di un metro e settantacinque, bionda, capelli lunghi, seno ancora florido con i capezzoli rosei pronunciati, il pube ben definito con il pelo rifilato, due chiappe sode divise da un profondo solco che nasconde i suoi buchi gioielli, per finire con due gambe lunghe e muscolose. Si divertivano spesso a giocare al cliente e la puttana: Sandra in abiti da battona si incamminava lungo la strada, Arturo a bordo dell'auto la avvicinava, apriva il finestrino e chiedeva il prezzo delle prestazioni:” Trenta bocca, cinquanta figa, sessanta culo” rispondeva sorridendo: “Bene sali, ma con un supplemento puoi parlare durante il rapporto?” Arturo aveva ...
    ... sempre avuto l'idea fissa di dominare Sandra, obbligarla a subire le sue voglie senza protestare, voleva che si sottomettesse, ed una di queste idee, che lo arrapava di più, era di poterla vedere posseduta da un altro, anzi da altri contemporaneamente sotto il suo sguardo attento; fino ad allora non aveva avuto il coraggio di proporglielo e quindi aveva deciso di iniziare in maniera soft con la piccola recita della puttana e del cliente. Sandra salì in auto, si accomodò lasciando che la microgonna le salisse fino all'inguine, scoprendo le sue splendide gambe ed il perizoma di pizzo nero: mentre si avviavano al solito alberghetto, per rendere la cosa più verosimile non tornavano a casa, allargò le cosce e cominciò ad accarezzarsi leccandosi con lussuria le dita prima di farle sparire dentro la figa: al parcheggio dell'albergo, come se non potesse aspettare, si tuffò sulla patta gonfia di Arturo e mordicchiò, attraverso la stoffa, il cazzo del marito. Lui le poggiò le mano sulla nuca e spinse la testa di Sandra, mentre stendeva le gambe in una sorta di stretching:” Oh dai Arturo che ti prende; ti sporco i pantaloni!!!” Si avviarono, abbracciati, in camera, seguiti dallo sguardo del portiere che li riteneva una delle solite coppiette irregolari che frequentavano la struttura: appena giunti si scambiarono un lungo bacio umido , poi Sandra si accucciò, gli sbottonò i pantaloni, gli abbassò gli slip e afferrò il cazzo turgido percuotendosi le guance, prima di iniziare a leccarlo ...
«123»