La mia prima esperienza 3
Data: 05/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: franco018
Avevo superato l'esame all'Università con un ottimo voto e volevo festeggiarlo con le amiche di gioco Samanta e Susanna. Telefonai subito a Samanta e combinai l'incontro a tre per il pomeriggio. Chiuso il telefono mi vedo accanto un mio compagno di Liceo che non rivedevo da tempo. Essendo stato involontariamente ad ascoltare la mia telefonata, si complimentò per il mio esame ben superato e per il mio saper farci con le donne. Immediatamente ricordai che lui era un timidone irrecuperabile e mi convinsi che era ancora vergine. Perchè non aiutarlo? Parlammo un poco del nostro passato scolastico, delle mie conquiste che si avvicendavano di continuo e lui invece rimaneva sempre a bocca asciutta. Gli chiesi di aprirsi con me e lui arrivò ad implorarmi se lo indirizzavo da qualsiasi medico che conoscevo bene, per farlo sbloccare sessualmente, convinto che il suo problema era il cazzo piccolo che lo faceva fermare nelle tentate conquiste femminili. Mi brillò in testa un'idea: Ora chiamo Samanta e, insieme a Susanna, le faccio passare per dottoresse in Andrologia, da presentare a Paolo, il mio povero compagno di Liceo, per guarirlo dai suoi problemi. Ripresi il telefono e, chiamai Samanta:" Ciao, Dottoressa, non è che oggi pomeriggio potrei venire e trovarti con un mio amico che dovresti, gentilmente, visitare ed ascoltare, per guarirlo dalla sua incallita verginità ... ?" lei capì al volo che la parola Dottoressa aveva uno specifico significato, così mi rispose ad alta voce per farsi ...
... sentire anche da Paolo, dandomi un appuntamento al suo appartamento, non allo studio, per visitarlo con più familiarità, pur non conoscendolo affatto, per le ore quindici. Dopo che terminò la telefonata, mi accordai con lui per trovarci a casa mia per poi andare poi dalla Dottoressa. Dopo che ci salutammo, richiamai Samanta per spiegarle il "caso Paolo". Lei architettò di riceverlo in camice bianco, insieme a Susanna, sua personale infermiera e segretaria, però ambedue, vestite con minigonne per risaltare le loro cosce da infarto e vedere subito la reazione dell'incallito complessato timidone di Paolo. Alle quindici eravamo a suonare al campanello di Samanta, la quale aprì, ricevendoci con Susanna che, all'occasione aveva un trucco al volto, risaltato da un rossetto che evidenziava anche esageratamente, la sua bocca da pompinara. Vidi Paolo sgranare gli occhi e scendere ad osservare le tornite coscione di entrambe. Ingoiava saliva da quasi rimanere strozzato. Diede la mano a Samanta e lei ci guidò in salotto, seguita da Susanna. Ci accomodammo a sederci e lei iniziò a fare domande a Paolo. Dopo una breve pausa dove la osservai riflettere sul caso Paolo, invitò lui a scoprirle il pene e verificare alcuni particolari per lei d'importanza fondamentale. Paolo non esitò, forse convinto che avrebbe risolto tutti i suoi problemi, calandosi i pantaloni e gli slip, esibendo un cazzetto stile bonzai. Samanta disse alla sua infermiera di preparare due siringhe per iniettare a Paolo due ...