1. La clandestinità


    Data: 06/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Regan

    La clandestinità. Degli sguardi di nascosto tutto il giorno in ufficio, delle guance che arrossiscono quando lascio gli occhi troppo a lungo sulla curva del muscolo della sua coscia stretto nei pantaloni a sigaretta, di quegli stupidi messaggi vocali pieni di doppi sensi dopo un Campari di troppo. La clandestinità di un incontro in albergo mascherato da incontro per vedere un film insieme da ubriachi. Che il film lo abbiamo guardato davvero, ma piano piano si accostava sempre più a me, dopo aver bevuto una bottiglia intera di Berlucchi ed aver quasi visto il fondo di quella di Campari. Stavo ferma immobile e guardavo dritto davanti a me come fanno i cani quando hanno paura, ma in realtà ero più una cagna.... Sentivo il suo profumo o forse il suo odore, che così forte non lo avevo sentito mai, mi concentravo per percepire meglio possibile il caldo della sua spalla e della sua gamba appoggiate a me, fremevo tutta ma facevo la vaga. Avevo una bomba a orologeria tra le gambe, le cascate dei Niagara nascoste ben benino, le tette durissime sull'attenti. Mi ha preso una mano e me l'ha baciata. Melting my heart! Maledetto manipolatore mentale e ora anche fisico! Ci penso da 24 ore sto impazzendo, ho continui flash di quei momenti e sono tutta turgida e pulsante. Se fossi uomo sarebbe Priapismo? Mentre ero là però mi sentivo troppo in colpa... Mi ha baciata sul collo e poi si è avvicinato alle mie labbra lentamente, mentre fuori faceva buio e lo schermo del portatile ci illuminava ...
    ... con quella luce fioca. Quando le nostre bocche si sono congiunte è stato come se nella vita non avessi baciato altri che lui. Il cervello mi ha fatto patatrac. Le lingue lente e morbide si sono attorcigliate e mi sentivo svenire e quasi anche venire. E' balzato in ginocchio di fronte a me e mi ha presa per le caviglie tirandomi giù a gambe aperte. Ho continuato a ripetere "No no - non possiamo - no ti prego basta" come un disco rotto, mentre mi baciava dappertutto ed io baciavo lui. Ce l'avevo addosso tra le gambe, lo tenevo strettissimo con le braccia e con le cosce e impazzivo, mi infilava le mani sotto il vestito prendendomi il culo con forza o acchiappandomi un seno e gemendo nel frattempo. Il sapore dei suoi baci mi faceva sentire come una drogata mentre se la spara tutta in vena. Lo baciavo, e ripetevo ancora "no no ti prego basta" ma inarcavo la schiena strofinandomi tutta contro quel cazzone duro che era là per me. Tra noi tutti i vestiti che avevamo addosso, finché non si è tolto la maglia il maledetto. Mi fa sbarellare, penso che se non fossi stata in paranoia totale per i sensi di colpa, sia nei confronti del mio ragazzo che della sua ragazza, sarei venuta dieci volte fino a quel momento. Si è messo accanto a me e mi ha tirato giù i collant infilandomi una mano sotto al bacino e toccandomi da dietro. Non so quante dita ci abbia infilato, so solo che mi ha toccata come quasi nessuno è riuscito a fare, sapeva essere delicato ma deciso allo stesso tempo. Forse era solo ...
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