La clandestinità
Data: 06/04/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Regan
... che ero troppo ubriaca e avevo i sensi di ragno... Mi ha fatto strillare come una ragazzina al primo ditalino e poi si è ciucciato le dita che mi aveva messo dentro... Un altro patatrac che continua a disturbarmi le capacità cognitive da ieri. Mentre scrivo ansimo, lo vorrei qua e saltargli addosso in slienzio, senza continuare a dire "basta basta ti prego". Penso che guastafeste che sono stata, che pazienza che ha avuto! Non si è arreso, si è spogliato tutto e mi ha tolto tutto, poi è sceso giù e me l'ha baciata tutta morbidamente, con la lingua... Volevo morire... E quando me l'ha messo dentro mi ha spinto con le mani sulle ginocchia portandomele vicino e l'ho sentito tutto fino in fondo. Forse mi ha toccato anche il cuore, perché ho ancora gli occhi enormi e non riesco a pensare ad altro. Mi ha pompata come un animale ma intrecciando le mani con le mie e chiedendomi di abbracciarlo, e baciandomi, mugolavamo entrambi senza cognizione del volume e che probabilmente dal pianerottolo dell'hotel si potesse sentire tutto. Non sembrava affatto una prima volta.... C'era tutto, c'era la scopata necessaria da mesi e ...
... immaginata da entrambi chissà quante volte ma c'erano anche la testa e il cuore. Lo scrivo qui perché non posso dirlo a nessuno. Mi sbatteva ancora e ancora, l'alcool lo aveva reso un po' troppo resistente e poi il disco rotto che diceva "non possiamo non possiamo" avrà anche avuto il suo effetto ritardante. Gli ho chiesto di smontare da cavallo e gli ho detto che poteva chiedermi qualsiasi cosa, che avrei fatto tutto per lui e farlo felice, l'ho baciato sulla bocca e poi sono scesa giù piano piano baciandolo ovunque e dandogli delle piccole leccatine, fino ad arrivare alla mia meta. L'ho preso tutto in bocca senza mani, succhiando piano, assaporando ogni centimetro del suo sapore così buono... Poi ho preso una sua mano e me la sono messa sulla testa, per dargli il controllo del ritmo e gli ho chiesto di darmi da bere.. E' venuto lentamente a fiotti copiosi e dolci, lasciandosi scappare un "Cristo!" ed ho ingoiato tutto, ne avrei voluto ancora e ancora e ancora. Mi sono accoccolata accanto a lui, mi ha abbracciata e mi ha baciata. Avrei voluto viaggiassimo alla velocità della luce, come mi disse lui quella volta.