1. Io, lei e la marziana


    Data: 06/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: light78

    ... capace di montarmi per bene: tutte cose che mi frullavano per la testa! Non mi davo pace, non vedevo l'ora di avere risposta ai miei tanti perchè!.
    
    Arrivammo a casa mia. Salimmo le scase ed entrammo. L'appartamento accolse questa bella donna, il mio cazzo già ribolleva.
    
    Le chiesi se potevo offrirle da bere un buon vino di benvenuto. Lei annuì. Mi disse che lo aveva già visto fare. Io incuriosito le chiesi dove, certo di averla smascherata. Replicò: “Nei film che ci proiettavano nel mio pianeta quando ci istruivano sull'uomo. E' tipico.. Ti porta in appartamento.. Ti offre da bere, ti spoglia e poi si fa sesso. Tu e lui, o tu lui e la moglie..! Tu, Alex, non sei sposato?”
    
    Al chè io le risposi “No tranquilla.. nessuna donna gelosa!” e lei sospirò un po' delusa “Peccato..”.
    
    Capii che avrebbe voluto una bella passera tutta da leccare come dessert. Allora pensai a Germana, la cara mia amica ninfomane bisex. Se avesse saputo che ero in appartamento con un bocconcino così e me l'ero tenuta tutta per me, sicuramente mi avrebbe tolto l'amicizia, pensai.
    
    Sperai fosse online! Le scrissi al volo “Ho bisogno di te! Passera strafiga bsx tutta da leccare in mio appartamento. Vestiti e corri in appartamento da me!”
    
    Lesse subito il mio messaggio. E mi rispose che poteva essere da me in un'oretta: ancora una volta la buona Germana non mi aveva deluso!
    
    Le risposi che andava benissimo, intanto avrei intrattenuto Giada con la cena.
    
    Giada sorseggiava il vino, curiosa, ...
    ... faceva mille domande, di qualsiasi genere.
    
    Il suo abbigliamento era semplice. Anche lei indossava dei jeans e una tshirt bianca.
    
    I seni erano puntati davanti a me: belli grossi, schiacciati dal reggiseno.
    
    Nel frattempo era calato il sole: le passai una mia felpa. Il solo pensiero che quella bella donna indossi la mia felpa preferita mi ingrossò la patta. Lei vide il movimento sotto i miei jeans, sorrise.
    
    Dovevo aspettare Germana cazzo..anche se avevo voglia di un pompino intanto..
    
    Mi misi ai fornelli intanto per allontanarmi da lei, sennò scoppiavo.
    
    Le prepara una pasta al volo. A lei non dissi nulla di Germana. Volli fosse una sorpresa.
    
    Ci sedemmo a tavola: mentre mangiavamo quel alone in lei di misterioso mi eccitava un sacco.
    
    Io le facevo apposta mille domande, anche sceme. Parlammo di riproduzione, di anni di vita, di profumi.. Era bello sentire la quantità di cazzate che raccontava. Dentro di me pensavo “Ok, ora ce la scopiamo. Ma dopo?!? Dobbiamo denunciarne la fuga da qualche manicomio?”.
    
    Pensai anche che se era veramente una marziana ninfomane potevo sempre tenermela in appartamento: tanto nessuno sarebbe venuto a reclamarne lo smarrimento..
    
    Assorto com'ero in questi cazzo di pensieri non mi resi conto che il tempo volava..
    
    Dlin dlon! Il campanello! Lei mi guardò: “Ma non vivevi solo?”. Io nemmeno replicai ed andai ad aprire.
    
    Germana in un batter d'ali era già salita. Che gran troia! Aveva messo il completino nero corto scollato col ...