Io, lei e la marziana
Data: 06/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: light78
... tacco 12..la puttana! “Ciao Alex! Disturbo? Passavo per caso per di qua.. ero andata alla Sagra.. ma avevano finito quasi tutto, ho pensato di salutarti!” “No Germana, figurati! Entra!”.
Dalla cucina si poteva ascoltare, ma non si riusciva a vedere.
Camminammo verso Giada, ci apparve un angelo.
Giada aveva sfilato i pantaloni, ci attendeva solo in tshirt e ci venne incontro.. “Ciao Germana! Mi fa piacere che sei venuta per caso a trovarci”...e mi strizzò l'occhio..
Io ero lì, regista, loro attrici. Partì lo show.
In pochi secondi furono semi nude davanti a me.. Entrambe in intimo, nero Germana, bianco Giada.
Le loro lingue si incrociavano, era un piacere per me vedere tanto gaudio.
Sfilai anch'io i jeans e rimasi in boxer, mentre le seguivo e le filmavo: a Germana era sempre piaciuto esser filmata. Ogni tanto poi scattavo qualche foto, inserivo il flash per richiamare la loro attenzione ed illuminare le loro pelli liscie.
Erano nude, nude sul mio letto: gemevano e si contorcevano.
Giada allungò una mano verso di me. Era il momento di passare da regista ad attore, primo attore.
Lo afferrò con veemenza e cominciò a succhiarmelo: “Oh! Cazzo, sì! Sarai pure aliena, non ne avrai mai fatto uno...ma la teoria te l'hanno insegnata da dio!” pensai.
Guardai Germana, che attendeva un po' spazientita il suo turno: la vorace marziana non si staccava più dal mio cazzo. Allora presi la bocca di Giada, e lo porsi tutto a Germana, socchiusi gli ...
... occhi..
Il suo bocchino era sempre il più bello, il migliore.
Giada la osservava nel rollio della sua lingua.
Io intanto con la mano accarezzavo le sue grandi labbra: era bagnata, bagnatissima.
Germana aveva fatto il suo dovere: la marziana era in calore. Si dimenava ad ogni mio tocco.
Mi distesi a pancia in sù, il mio bel cazzo era irto, fiero.
Afferrai Giada: la volli sopra di me. Volevo vedere se le avevano insegnato anche a cavalcare.
Germana si accomodò sopra la mia faccia, difronte a lei. Le mangiavo la mona mentre si baciavano e il mio fendente entrava nel caldo corpo di Giada.
Era brava anche a cavalcare: niente da dire. Mentre si baciava con Germana e si toccavano le tette, continuava mantere un ritmo sempre più incalzante. A volte rallentava, mi faceva sentire le sue contrazioni. Piccoli ma continui orgasmi, ripetuti, percorrevano il suo corpo: aveva bagnato tutte le lenzuola.
I gemiti erano alti, altissimi. Speravo che i vicini fossero alla Sagra anch'essi: un'altra ammucchiata del genere non me l'avrebbe perdonata quella vicina del cazzo!
Germana amava il cazzo, non potevo non darglielo, specie in culo.
Tra di noi c'era grande intesa, bastò un cenno per capire che ora lo voleva, e là.
Lo sfilai a Giada, che quasi ci rimase male, e ancor ben lubrificato del liquido alieno lo infilai tutto in culo con una spinta mai alla Germana a pecorina.
Giada osservando si infilò subito un dito in culo anch'ella, e le parve bello. Allora presi la mia ...