Il sedere di Laura
Data: 07/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Ubuntu
... lenta e profonda.Giulio pompava pianissimo, per non farle molto male, e Laura si sgrillettava sempre più veloce.Tutto l'essere di Giulio era ora concentrato sul cazzo: come se mille carezze gli passassero sopra, sotto e di fianco, non sentiva più dolore, nemmeno il canto dei grilli, tutto pareva essersi fermato.Non poté più trattenersi, e venne. Sentì distintamente lo sperma che correva dalla base delle palle fino alla punta dell'uccello, come un fiume in piena - è il caso di dirlo - erompendo nell'intestino di sua moglie. Sussulti lo percuotevano e il ben noto senso di svuotamento alla base dello stomaco coronava la festa. Due, tre, forse cinque o sei potenti getti riempirono il bellissimo didietro, mentre lui sussultava emettendo sospiri che parevano più bramiti.Laura si sgrillettava sempre più forte. Lei venne la prima volta. Fu come un urlo, rauco, primordiale, strinse le chiappe senza pensare a che cosa aveva nel sedere, si tormentò la clitoride persa in un mare di liquido e iniziò a ondeggiare ...
... emettendo sospiri.- Ahf! Ahf! Ahf! - ad ogni sospiro una stretta di culo. Sentiva l'uccello del marito dentro, ne avrebbe, in quel momento, voluto di più, più duro… nonostante il dolore e il bruciore che la tormentava, ma ormai il cazzo che aveva violato la sua verginità anale stava battendo in ritirata.Giulio estrasse il suo dolorante arnese dalla moglie, che continuava, nonostante l'orgasmo, a sgrillettarsi come una forsennata.Laura venne una seconda volta, era rannicchiata sul letto in posizione fetale, con le gambe strette si masturbava velocemente, e Giulio non poté fare a meno di notare il culo, quel bellissimo didietro che poco prima aveva violato, illuminato dalla luna in pieno. Con suo stupore, l'uccello tornò ad avere un po' di tono, e cominciò una leggera sega.Si svegliarono insieme che il sole era già alto, lui ricordava vagamente Laura che andava in bagno, che cercava le mutande, che gli si distendeva accanto.Giulio guardò il suo cazzo: era arrossato sotto la cappella e bruciava ancora un poco.