Una moglie infoiata - parte 2 di 3
Data: 08/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark
... camera sua. Non l’ho ancora vista. Vado su da lei, la preparo e ti chiamo al telefono. Intanto vai in camera tua e mettiti in accappatoio. Ti dico dopo come fare.
Andai alla reception e mi feci annunciare.
- La signora dice che può salire. E’ al numero 2240.
Presi l’ascensore e arrivai alla porta. Bussai e lei mi aprì. Era in accappatoio, agitatissima. La abbracciai.
- Ti sento agitata. Hai paura? Posso incentivarti in qualche modo?
- No, sono solo terrorizzata.
- E per cosa?
- Se dovessi fallire, avrei la prova che sono diventata un catorcio.
- Senti, anche se non dovesse funzionargli per merito tuo, ti inculo lo stesso. D’accordo?
Mi guardò.
- Sempre ammesso che lo faccia tirare almeno a te…
- Dai, vatti a vestire che lo chiamo,
Entrò in camera da letto della suite. Io presi il telefono e chiamai John.
- Eccomi.
- Pronto?
- Sempre pronto per queste cose.
- Allora vieni alla 2240 in accappatoio, senza nulla sotto. OK?
- Agli ordini.
Dopo 10 minuti bussò alla porta. Lo feci entrare e gli spiegai dove mettersi e cosa fare. Poi entrai in camera da letto, e trovai Carlotta che si era messa in ghingheri. Aveva indossato un vestito di seta a pois nocciola, come Pretty Woman.
- Sei uno schianto, vecchia mia!
Scoppiò a ridere.
- Ho acceso la musica e abbassato le luci. – Dissi. – Serve altro?
- No. Esci che ti seguo subito.
Pensai che volesse farsi il segno della croce senza farsi vedere…
Andai fuori, ...
... sistemai meglio Dundee, al quale dissi di stare in piedi e di aprire l’accappatoio quando Carlotta avesse iniziato lo strip. Poi mi sedetti vicino alla porta della camera da letto, così lei si sarebbe esibita tra me e lui.
Quando uscì, John rimase affascinato e lasciò che l’accappatoio si aprisse. L’uccello era in posizione di riposo, ma mi augurai che lo restasse per poco.
Sorrisi a Carlotta per incoraggiarla e lei restituì il sorriso, così rilassò la pelle del viso. Quando le sembrò che la musica fosse quella giusta, cominciò a fare qualche passo particolare, come se stesse sfilando a passo di danza. Tre in avanti, due indietro ,una giro, due passi. Teneva le mani ora alla vita, ora alla nuca, ora al bordo inferiore del vestito, il tutto con eleganza come una navigata top model.
Quella mano sul bordo della gonna lasciava presagire qualcosa di erotico e mi accorsi che il mio pene riceveva qualche messaggio dal cervello.
Fece una volée che le consentì di mostrare le gambe che, come sapevo, si presentavano molto bene. Poi ne fece un’altra e sembrò che fosse la mossa per mostrare il culo a me.
Fantastica, pensai, ma devi farlo a lui.
Come se mi avesse sentito, lo fece rivolta a lui guardando me, come per ottenere la mia approvazione.
Annuii.
Allora mise le mani ai bottoni del vestito, che slacciò con leggiadria. Scoprì la schiena,abbronzata come le gambe, facendo vedere che non portava il reggiseno. Evidentemente il lascito del mio ex suocero prevedeva anche ...