Un Nuovo Inizio - “Cosa sto facendo qui?” - (finale)
Data: 08/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: scopertaeros69
... anch'esso, sarà sempre un anima divisa ed inquieta. La mia piccola lo aveva avvertito, o meglio me lo aveva ricordato ed io potevo solo unicamente prenderne atto. Rosa non l'avevo cercata, semplicemente, ad un certo punto era come dire comparsa, avevamo idee simili, sapeva ridere, conosceva il valore dell'ironia e non era ossessionata dal suo ruolo, sebbene coltivasse interessi e pulsioni a me incomprensibili.... Proprio da questa considerazione si fece strada in me un idea: non era necessario che fosse comprensibile per me, era necessario che soddisfacesse la sua ricerca eccitazione di cui io potevo essere strumento/mezzo, e se questo avveniva in sicurezza, io dovevo almeno provare a concedere una possibilità a cose che non avevo preso in considerazione o che avevo classificato come poco interessanti. Mi sono sempre nutrito di eccitazione, specie quella altrui, ho sempre cercato di creare quel circolo nel quale quella di una parte nutre quello dell'altra e viceversa in un crescendo di sensazioni, cosa ci sarebbe stato di diverso questa volta? Rosa era una Mistress con una certa esperienza e poco interessata a incontri casuali, insomma ricercava non solo un esperienza appagante dal punto di vista delle pulsioni, ma qualcosa che si aggiungesse ad un rapporto umano che fosse anche solo di amicizia, un concetto di condivisione che avevo fatto mio da diverso tempo; esattamente come una buona bottiglia di vino è ottima se la bevi da solo, condividerla è un piacere maggiore ...
... ancora perché nel tempo sai e potrai rivivere all'infinito quella sensazione parlandone con chi ha vissuto con te e assaggiato quel sapore, sentito quei profumi. Alla mia amica Mistress piacevano molte cose che io avevo frettolosamente derubricato: Cinture di castità ai genitali, dog play, e anche un pegging leggermente spinto al limite. Probabilmente, me ne rendo conto solo ora, aveva intuito che il suo porsi mai invadente e ironico mi avrebbe fatto riconsiderare le cose da un ottica diversa , le nostre lunghe chiaccherate, mai volgari semmai piene di nonsense e di qualche maliziosa allusione ci portarono a esplorare vicendevolmente il terreno alla ricerca di un punto d'incontro e interesse comune. Superfluo dire come si può immaginare che ne trovammo ben più d'uno e che alla fine decidemmo di incontrarci per un caffè in modo informale e senza impegno, ma lasciando aperta una possibilità se fossimo stati entrambi dell'idea di continuare. Ed eccomi qui, avevo proposto una camera di un Motel, ma sorprendendomi lei aveva optato per casa sua, indubbio che giocare in casa l'avvantaggiava da un punto di vista psicologico. E’ stato così che questa mattina ci siamo trovati per quel famoso caffè sempre rimandato, per gli impegni di uno o dell'altra. Capelli lunghi raccolti, una carnagione chiara, non altissima e formosa e un sorriso splendido, di quelli che sanno generare calore, sormontata da due occhi ridenti e inquieti al tempo stesso, come se le sue orbite ne fossero una sorta di ...