1. Un Nuovo Inizio - “Cosa sto facendo qui?” - (finale)


    Data: 08/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69

    ... l'ano. Spinge con determinazione ma senza nessuna fretta...la pelle si dilata si tende, io cerco di rilassarmi temo di non farcela. Alla fine lo fa entrare tutto sino in fondo; io non parlo, ma emetto una sorta di sommesso grugnito, si muovo piano cercando di sistemarmi malgrado il vincolo delle corde… Inizia la danza tra noi, si muove piano, aspetta che mi rilassi un altro po' . Lentamente la pressione intorno allo strapon inizia cedere, lentamente inizia a muoversi in modo più deciso. Quella sensazione di pienezza di totale riempimento, svuotato di ogni energia afflosciato su me stesso e appena il tempo adattarmi, di riprendermi sperando che non si muovesse troppo subito. Poi non appena cominciavo ad abituarmi, a rilassarmi ecco che lei iniziava, nella sua impazienza a muoversi. Minuti interminabili così, poi esce da me quasi completamente per poi rientrare ancora. Mi possiede ora con forza crescente, per non perdere quella tensione..... quel dolore... e poi anche altro.... Prima che me ne renda conto mi sta pompando senza pietà, sono suo non posso e non voglio oppormi, anche se la CBT adesso mi sta frantumando il cazzo. Ancora la sua mano con le unghie mi stria il petto e mi tortura intorno alla gabbietta e lo scroto, neppure mi sono accorto che si è sfilata un guanto. Godo come una cagna e quando finalmente si arresta sono poco cosciente del fatto che mi ha lasciato il dildo dentro il culo con l'imbrago slacciato attaccato ancora. Sale sul tavolo e senza troppi ...
    ... complimenti si mette a cavalcioni del mio viso dandomi le spalle, sento le sue grandi labbra premermi contro la faccia, la bocca, il naso. Mi cavalca così sfregandomi la sua fica e obbligandomi a leccarla a darle piacere mentre si aiuta spingendo e roteando il bacino contro di me. Ho appena coscienza delle sue dita, delle sue unghie intorno alla CBT , sino a che avverto la stretta della mano sull'asta martoriata e indolenzita … la sua sega è quasi uno stupro, come la sua cavalcata sulla mia bocca, ma io ora non ho diritti che il suo volere …. Semplicemente mi dò fino a che tutto non è concluso …. fino a che lei non decide che lo è. Qualche giorno dopo …. Vivo in una strana serenità, non so se rivivrò ancora quell’esperienza in quel modo, in quelle modalità, non la rinnego e non ne rinnego il piacere ricevuto da quella situazione che credevo troppo lontana da me; se dovesse capitare ancora, non fuggirò dal mio desiderio, come ogni altro cercherò di soddisfarlo. Alla fine sono tornato da chi mi conosce meglio e mi accetta nell’interezza della mia imperfezione o semplici peculiarità, nei suoi abbracci perfetti, come perfetti sono i suoi odori e sapori, ardori e trasgressioni...non perfetti per tutti...perfetti per me. Veronica, la mia piccola, mi guarda mentre a mia volta la guardo cullare tra le sue labbra la cappella...è brava e molto dolce, spesso la lascio fare, come questa volta.... La sua piccola dolce morte arriva lasciandomi distrutto...resettato... Solo due parole, solo due per ...