1. Il lavoro estivo pt.1


    Data: 09/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: funico87, Fonte: RaccontiMilu

    Come ogni periodo estivo, ero alla ricerca di un lavoro come cameriere per avere quel pò di euro senza doverlo chiedere ai miei. Quindi girandomi tanti ristoranti e tante pizzerie, la mia scelta cadde su una pizzeria in località marina. Perchè ho scelto questa e non un altra? perchè la paga era buona, e anche i gestori erano boni! Già, un extracomnitario, di nome Mustafà da tanto tempo quì in italia, sulla 50ina, non tanto alto, capelli brizzolati e riccioluti, bello tosto e sopratutto con un paio di occhi da porco patentato! E poi c'era il figlio, Omar, che figo! anche lui non tanto alto però pompato nei punti giusti! Si presentava con quelle magliette aderenti che gli fasciavano gli addominali, le grosse spalle e una schiena da leccare. Poi indossava sempre dei pantaloni di lino, leggeri leggeri e vi lascio immaginare dove volava spesso il mio sguardo! Comunque il lavoro cominciò bene, e io iniziai a lavorare tutte le sere iniziando il mio turno alle 17,30 e terminando alle 2 di notte circa. Un pomeriggio, di un giorno settimanale,eravamo in pizzeria io e Mustafà e dopo aver sbrigato i miei lavori, vidi che lui era seduto fuori, allora pensai di provocarlo un pò..presi dal bancone gelati un calippo alla cocacola e messomi fuori in una sedia di fronte a lui, cominciai a fare un lavoro di bocca da troietta professionista. Lui all'inizio non aveva capito, ma dopo i miei numerosi risucchi e slinguazzate, si sofferma sulla mia bocca come fosse ipnotizzato, mentre lentamente con ...
    ... la mano si massaggiava il grosso pacco tra le gambe. Poi scuotendo la testa, mi guarda negli occhi incredulo dello spettacolo che gli avevo mostrato, si alza si gira e va in cucina. Da subito restai deluso da quella fuga, ma in realtà a Mustafà era piaciuto, perchè sotto i pantaloni e il grembiule da cucina, si notava un rigonfiamento che prima nn c'era. La serata era iniziata, cominciarono ad arrivare i colleghi della cucina e della sala e poi i primi clienti, pochi per la verità, poi arrivò Omar che si posizionò dietro la cassa. Subito venne raggiunto dal padre che confabulando in arabò gli disse qualcosa facendo cenno con la testa verso di me. E insieme riserò di gusto. Immaginatevi la mmia faccia, rossa come il sugo della pizza, ero eccitato come una troia e già immaginavoche discorsi avevano fatto padre e figlio! La serata poi finì presto, per fortuna, e andarono via tutti: i clienti e i colleghi della cucina, poi gli ultimi camerieri e infine Omar che parlando in arabo disse qualcosa a suo padre e poi passando dal bar, dove io stavo mettendo in ordine, mi fece l'occhiolino e midisse: buona divertimento gioia, a domani! E io guardando Mustafà, non capivo a quale divertimento si riferisse Omar, poi pensai, e arrossì. Mi bastò un suo sguardo e un suo sorriso per farmi attizzare il cazzo! Capì quella sera non sarei tornato affatto alle 2 a casa e nemmeno alle 3. Erano l'1 e 20 quando dissi a Mustafà se c'era più niente da fare. Lui mi risponde di chiudere la porta esterna e ...
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