1. 208 . Il diario di Marzia - I suoi fratelli ed i loro amici


    Data: 09/04/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... cose!!!��Non la obblighiamo, è lei che lo fa volentieri. Poi il mese scorso, a scuola, se la sono sbattuta tutti quelli della quinta �E���Marzia, è� vera �sta cosa?��Si è vera, cioè, non è vera, mi hanno costretta con la forza, sono state le mie compagne femmine,ecco io � ��Ti sei fatta scopare da tutti o no?��No, cioè si, ma non volevo, io non so, non sono stata io ���Marzia, si o no???��Beh, si, si , si è successo, ma non capisci??��Capisco che ha ragione Francesco, sei diventata una puttana, una ninfomane che la da a tutti!!!��Finalmente hai capito caro fratello, nostra sorella è una maiala porca è una baldracca, le piace il cazzo, più ne prende e meglio è !!!��Già, non ci volevo credere ��Mi misi a piangere supplicando Enzo che mi aiutasse, lui per tutta risposta si avvicinò al letto e mi diede due ceffoni in faccia, poi mi tolse il braccio da sopra le tette e me le osservò per bene ��Uuuummhhh, belle tette la nostra sorellina, che capezzoloni !!! Si vede che se li è fatti succhiare da tanti !!!�Vidi entrare in quel momento sei amici di Francesco, li avevo tutti attorno al letto, uno di loro era Mattia, colui che con il suo cazzone gigante, mi aveva lacerato l�ano.Mi abbassarono il lenzuolo buttandolo ai miei piedi, ero nuda e la cosa che più mi infastidiva era che anche Enzo mi vedesse in costume adamitico.�Marzia, oggi abbiamo una novità per te, abbiamo deciso di farti godere, di non pensare solo a noi, vogliamo farti godere tantissimo, vedrai ��Non risposi nulla, ormai ...
    ... ero abituata ad essere in balia di questi ragazzacci tra i quali c�era pure mio fratello.Per la prima volta, un ragazzo, anche carino, mi si mise fra le cosce e cominciò a leccarmi la figa. Ci sapeva fare, ma io non volevo arrendermi, non volevo mostrare a loro che mi la loro violenza mi piaceva.Però lui leccava benissimo, poi anche altri si dedicarono a me carezzandomi e titillandomi i capezzoli.Sentivo il mio corpo caldissimo, la mia feritoia, anche se io tentavo di resistere, mi tradiva allagandosi di abbondanti umori. Sospirai, un breve sospiro. Bastò questo per far dire a Francesco ��Si illanguidisce la troia, bravo Massimo, sei capace a leccare tu!!!�Cavoli, era veramente capace, leccava il clitoride, lo lappava con la sua lingua larga e nel mentre mi aveva introdotto un dito nel culo. Attorno a me, solo ragazzi nudi, la totalità con il pene rigido ed eretto. Spiccava naturalmente fra tutti quello enorme di Mattia. Era un vero paracarro, la cappella larghissima, gonfia e violacea, usciva bel oltre il fusto del cazzo e come un fungo si allargava attorno. Compresi in quel momento qual�era stato il motivo per cui avevo sentito un così forte dolore nel momento che mi aveva rotto definitivamente il culo.Una mano si posò sul mio viso mi accarezzò una guancia e poi mi fece voltare. Il cazzo di Aldo mi guardava con quel suo occhio semiaperto dal quale usciva una goccia di stilla trasparente. Me lo porse ed io lo presi in bocca. Un altro, dalla parte opposta, si inginocchiò sul ...