Saggezza di madre
Data: 11/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu
... l�amore con lei. Naturalmente si era sempre trattenuto dal fare la benché minima avance, per vergogna e per riverenza.E tuttavia questo attaccamento ombelicale alla madre soccombeva dinanzi al risentimento verso la sorella, per cui spesso le visite finivano in discussioni accese che lasciavano in lacrime la madre.Così anche quel sabato pomeriggio, dopo i soliti convenevoli, Rosalìa aveva ripreso la sua litania perorando per l�ennesima volta la riappacificazione familiare:- Ho quasi 65 anni, sto facendo vecchia� devo morire vedendo la famiglia distrutta, sapendo che i miei figli non si parlano? Luciana ha ammesso il suo errore, perdonala, fallo per me!Michele come al solito rispondeva alla madre di piantarla, e, dinanzi alle sue insistenze, stavolta alzò la voce minacciando che altrimenti non sarebbe più venuto a farle visita. Rosalìa era sul divano con le lacrime agli occhi e, con voce rotta dal pianto, rivolse al figlio un�estrema preghiera:- Figlio mio, fallo per me, non ti chiedo altro � e tu chiedimi tutto quello che vuoi, qualsiasi cosa!A quel punto qualcosa scattò nel subconscio di Michele che, dopo qualche attimo di silenziosa meditazione, improvvisamente cambiò tono e, con voce seria, le rispose:- Stai attenta a dire che faresti tutto, non sai cosa potrei chiederti!La madre vide in quelle parole uno spiraglio promettente e insistette:- Tutto, tutto! Farò tutto quello che vuoi, basta che mi fai contenta!- Dici tutto? Ma proprio tutto?- Sì sì, te lo ripeto: tutto, ...
... tutto!All�improvviso il rancore verso la sorella cominciò ad evaporare, nella mente di Michele si stavano riaffacciando le morbosità rimosse sin dalla fanciullezza. Restò ancora qualche attimo a meditare, poi si accorse che, senza che lui ci avesse pensato, il cazzo gli era diventato duro come un marmo. Fu un lampo e, improvvisamente, si trovò a ripensare a quel desiderio sacrilego che aveva represso da una vita e che ora, a sorpresa, si riproponeva prepotentemente.Si trovava a pochi centimetri dalla madre, si strinse con la mano la patta come per tenere un po� a bada il cazzo duro; il movimento non sfuggì allo sguardo della madre che ebbe un piccolo trasalimento, anche se riuscì a contenere e mascherare abilmente il suo sconcerto.Per quanto la cosa le apparisse inopinata, temette di intuire cosa volesse suo figlio, perché in quel momento tornò d�un tratto alla sua mente il ricordo, anch�esso rimosso, dei turbamenti adolescenziali di Michele. In tutti quegli anni se ne era dimenticata, non sospettava minimamente che anche adesso che il figlio, che era un uomo sposato di 38anni, potesse covare ancora quell�antico desiderio verso una donna ormai avviata all�età anziana, con i capelli bianchi e le forme sì ancora prosperose, ma assai appesantite. Guardò col fiato sospeso la patta rigonfia del figlio, poi alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi, tornò a riabbassarlo compunta.Quello sguardo della madre significava che lei aveva capito e la cosa diede a Michele il coraggio della ...