1. Pochi preamboli, luis all'azione


    Data: 11/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: zap13, Fonte: Annunci69

    ... in mutande, così come si mise lui, potendo notare il mio pene in erezione. Subito iniziò a menarmelo prima da sopra i boxer poi scansandoli. Fu proprio nel momento in cui vide il mio pene che probabilmente la sua eccitazione aumentò, tant’è che diresse la mia mano verso i suoi slip, consentendomi di toccare il suo arnese. Fantastico! Sentivo un pene di buone proporzioni già duro e caldo dentro una gabbia dalla quale non vedevo l’ora di liberarlo. Fu così che anch’io scansai le sue mutante e, senza le troppe “coccole” che io detesto (e lo sapeva) iniziai a segare la sua verga, con molta voglia. Presi dalla situazione ci coricammo sul divano sfilandoci gli ultimi indumenti ormai inutili che i nostri corpi caldi nella penombra indossavano, iniziando subito dopo ad assaporarci reciprocamente, in una 69 dove i nostri corpi erano in continuo contatto grazie ad un divano piuttosto stretto. Ero intento a tenere quanta più asta potessi dentro la mia bocca quando lui, con mossa abile, si bagnò un dito con il quale, senza preavviso, penetrò il mio ano con delicatezza, non avrei mai potuto opporre resistenza. Su e giù, su e giù per un po’ con un dito, saliva, due dita…….”fermo” mi disse. “Vieni con me”. Prendendomi con sé, ma soprattutto prendendomi per la gola mi stava dirigendo in camera da letto. Ambiente la cui luce era spenta illuminato da quella del corridoio che entrava nella giusta quantità ci accomodammo sul letto. Era una situazione intrigante, io avevo sinceramente molta ...
    ... paura di venire presto e così lo feci sdraiare a pancia in su e cominciai la fellatio al meglio delle mie capacità, scendendo poi per l’asta a succhiare le sue palle, bagnandomi prima un dito poi due con il quale penetrarlo mentre ad occhi chiusi si godeva la scena, per poi fermarmi e accomodarmi di fianco a lui. “Vuoi scaldarmi eh!?” mi disse con un forte accendo sudamericano. “Voglio vedere cosa sai farmi” gli risposi per stuzzicarlo. Non servì dirlo. Mi girò a pancia in giù e cominciò a baciarmi il fondo schiena, poi le natiche, aprendole con entrambe le mani e librificando con la sua saliva il mio buco con il quale di nuovo giocò con un dito, con due dita, un terzo molto dolcemente per questa volta finchè un altro stop. Lo vidi allungare un braccio sul comodino e infilarsi subito dopo un preservativo. “Finalmente!” stavo pensando dentro di me, perché sotto sotto per questo andai da lui, per sentire il suo pene entrare dentro di me. Finalmente stava premendo dolcemente con la sua cappella contro il mio buco e io cercavo di rilassarmi, il pene turgido premuto tra la mia pancia e le lenzuola. Centimetro dopo centimetro lo sentivo entrare con grande delicatezza non senza un leggero dolore. Iniziava pian piano ad aumentare il ritmo e così iniziò la cavalcata. Prima da coricato a pancia in giù, poi mi chiese di mettermi a pecora e fu li che sentivo bene tutto il suo bastone entrare dentro di me, le mie chiappe sul suo pube. Ansimavo, non volevo gemere per non sembrare troppo ...