1. Il filo di L - Odore di sperma e bugie


    Data: 11/04/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Alba6990

    Che bella cosa, vero? La sintonia che si instaura da subito con una persona. Il desiderio che aleggia nell’aria come un dolce profumo di cappuccino e caffè. Se il vostro naso trova piacevole questo paragone, mi sa che subirete un brutto trauma nel leggere queste righe. — - MAURIZIO - — “Buongiorno, benvenuti al Drive, cosa posso ordinare?” “Sì, salve! Allora, ci fai due Creespy McBacon Egg Edition medi con in uno l’acqua naturale, nell’altro una coca e una maionese.” “Sono 15 euro e 5 all’ultimo sportello.” “Okkei, grazie!” Avete indovinato, dal profumo di cappuccino e caffè, siamo passati all’odore intensissimo di McDonald’s. Non di fritto, proprio di McDonald’s, perché il famoso fast food ha un odore tutto suo, distinguibile lontano un miglio. C’è chi lo ama e chi lo odia. Io vi posso semplicemente ricordare di quanto l’odore di patatine fritte possa appiccicarsi ai sedili del vostro abitacolo, se decidete di mangiare al McDrive. L’odore starebbe lì tutta la settimana. Maurizio non lavora al McDrive. Non è nemmeno alle casse o allo sportello per poter consegnare i prodotti all’interno dei sacchetti di carta. I lavori a diretto contatto con la clientela non sono adatti a lui, aveva detto il tizio che l’aveva assunto. Lui pulisce per terra. Un paradosso, pensando al fatto che stamattina non si è lavato neanche l’uccello. La gente lo guarda e reagisce in due modi: o devia subito lo sguardo da un’altra parte, oppure lo schernisce privatamente con frasi di disgusto sul suo ...
    ... aspetto e sul suo odore. Un obeso. Un ciccione obeso e vecchio. Con tre menti coperti da una barba per niente curata, il collo che ha le dimensioni di un cosciotto d’agnello e un pezzo di pancia lardosa che fuoriesce dalla maglietta. Le ascelle sono pezzate, le chiazze di sudore arrivano quasi fino al fianco inesistente. Quando si abbassa, i pantaloni non riescono a stare in una posizione adeguata, cosicché chiunque sia vicino possa avere una vista di prima classe sulla riga del culo. Le mani tozze e pallide, stringono il manico del mocio, mentre lava una macchia di una Coca rovesciata. Sembra che stia facendo le dodici fatiche di Ercole, il suo fiato è corto e quando respira produce un fischio innaturale, come se il fischietto di un allenatore gli si fosse incastrato nella trachea. E puzza di cibo non ben definito. Probabilmente qualcosa che ha mangiato a colazione o la sera prima, visto che non si è neanche lavato i denti. “Mamma, guada quanto è gwosso quello lì!” un bambino indica Maurizio con il piccolo e paffuto dito indice. Il vecchio grassone si ferma dal suo estenuante lavoro, fulminando il bamboccio con lo sguardo. “È enowme!!” “Amore, quante volte la mamma ti ha detto di non indicare le persone? Non è una bella cosa.” “Scusa mamma...” il piccolino si guarda la punta delle scarpe, pieno di vergogna. “Lo scusi, signore. Sa, i bambini...” la donna tenta di essere gentile, ma non può fare a meno di notare che il puzzo di sudore e marcio di quell’uomo davvero sovrappeso le ...
«123»