1. Non tutte le ciambelle riescono col buco. eravamo in cinque.


    Data: 12/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Grey-Heron

    Non tutte le ciambelle riescono col buco. Episodio di vita vissuta.
    
    Si…lo dice il proverbio e a volte ti capita davvero nella realtà della vita. E quando poi ti capita ti viene da pensare che in fondo te la sei andata a cercare.
    
    Ero iscritto ad un altro sito che ho mollato dopo aver scoperto A69. Tra i vari contatti eccone uno interessante. Il tipo che chiamerò Massimo (ma ha un altro nome come tutti) vive in una cittadina sul mare non lontano da Roma. Io invece vivevo in centro ai quei tempi e a conti fatti la distanza non era poi esagerata. Ci eravamo scambiati messaggi e anche foto dal collo in giù. Aveva un bel fisico e una gran bella fava tra le gambe. Un bel cazzo non circonciso ma che si scappellava bene. Inoltre, cosa che mi attizza parecchio, il suo uccello era leggermente ricurvo verso sinistra. Insomma la cosa prometteva bene se si considera che poteva pure ospitare. Ci mettiamo d’accordo per un incontro per la tal sera.
    
    Si trattava di una cena sul terrazzo con alcuni amici (era estate e le cene in terrazzo a Roma e dintorni si sprecano). Poi, siccome si sarebbe bevuto vino e io avrei dovuto guidare per tornarmene a casa mi ha offerto di dormire da lui…sul divano letto del salotto. Ottimo.
    
    Comprai alcune bottiglie di vino e andai all’incontro. Le foto promettevano bene, bel fisico, gran bel cazzo, oltre a cena e amici magari ci poteva stare pure una cosa “multipla” come dopocena pensai.
    
    Arrivai, suonai il campanello, feci le scale ed eccolo sulla ...
    ... porta ad aspettarmi.
    
    Non avevo fatto i conti con il viso e le mani. Il mio sgomento era da celare in modo molto diplomatico e con indifferenza. Cazzarola…non mi piaceva per niente di viso e non mi sarei mai fatto toccare dalle sue mani. Subito sentii quella sensazione di quasi repulsione. E’ inutile, quando la cosa non ti piace e non te la senti dovresti avere il coraggio di ascoltare te stesso subito e dartela a gambe e chiuderla li.
    
    Ma stavo in piedi sulla porta di uno sconosciuto che fisicamente, ne mi piaceva e nemmeno mi attirava e con il quale avrei dovuto fare sesso. Ero con le bottiglie in mano a fare il gentile…”Oh grazie per l’invito”.
    
    Volevo scappare. La mia testa iniziò a frullare su come trovare una scusa per andarmene. Ma era troppo tardi. Ero in gioco e dovevo giocare mio malgrado. Riuscii comunque a mantenere un comportamento idoneo alla situazione senza far trasparire il mio stato di disagio. Come dice un altro proverbio, “ far buon viso a cattivo gioco”.
    
    Bella la cucina, bello il salotto, e bella grande la terrazza…colore dominante il rosso. Era tutto rosso. Mi disse che tra poco sarebbero arrivati gli amici. Ci sarà Stefano che è sposato ma quando ha voglia viene qui a casa da Massimo a fare i numeri con amici comuni. Ci sarà Andrea che è appena tornato dalla Finlandia dove sta facendo un dottorato in lingue russe o giù di li. Ci sarà Antonio che vive a Roma pure lui.
    
    Insomma a tavola saremo in 5. Massimo mi dice che il numero dispari è sempre ...
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