Non tutte le ciambelle riescono col buco. eravamo in cinque.
Data: 12/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Grey-Heron
... molto meglio per il dopocena e abbozza un sorriso. Arrivarono tutti e andammo a tavola dopo i soliti convenevoli. Si mangiò e si bevve bene.
Stefano alla mia destra. Gran bel maschietto, moro, faccia da borgataro scafato, fisico tonico, bello,bello, occhi azzurri. Il tipo che vorresti che ti scopasse di brutto. Il maschio della situazione. Quant’era bbboonoo.
Andrea, molto giovane, alto forse oltre 1,95, riccio, moretto pure lui, viso da cucciolone, intellettuale, che ci raccontava della sua vita in Finlandia a studiare ste lingue strane. Il suo obbiettivo? Lavorare nel corpo diplomatico dove sei strapagato, spesato di tutto, fai assolutamente un cazzo, bonus, trasferte e ricche indennità a carico del contribuente. Già capito tutto della vita.
Antonio…una checca sovrappeso che parlava con un forte accento De Roma, la pelle grassa sudaticcia e con la lingua lunga….parlava sempre lui delle solite cose che accadono sulle terrazze di Roma…cioè il NULLA. Non si è capito che facesse nella vita ma poi ho scoperto che di esageratamente lungo non aveva soltanto la lingua ma bensì l’uccello tra le gambe. Insomma, il superdotato del gruppo. E questo era il motivo della sua presenza.
Finita la cena, il padrone di casa ci invitò tutti ad alzarci e senza preamboli di passare in camera da letto. Non mi aspettavo l’orgia cotta e mangiata come dessert, però questo sembrava essere lo stile della casa.
Io non sapevo come sarebbe andata a finire. Mi sentivo fuori posto. Il ...
... padrone di casa mi faceva ribrezzo. Dalla checca superdotata manco morto mi sarei fatto avvicinare. Il ragazzo spilungone forse…forse…Ma il mio bocconcino preferito era Stefano il vero maschio del gruppo. Un numeretto con lui lo avrei fatto volentieri.
Ci siamo messi nudi tutti e….udite udite. Stefano, il maschio del gruppo si avventava sul cazzone ancora moscio della checca, ingoiandolo, succhiandolo con voracità fino a farlo drizzare. Era veramente grande. Si è dedicato soltanto al cazzone e con mia delusione se lo è fatto mettere pure nel culo in un secondo tempo. Era li soltanto per la grossa nerchia e basta.
Il giovane Andrea si faceva succhiare subito il cazzo dal padrone di casa il quale tentava di tirare una sega a me. Poi sarebbe stato il mio turno a combinare qualche cosa con i due. Ma non me la sentivo. Quando il giovane Andrea tirò fuori il cazzo dalla bocca di Massimo vidi con orrore che aveva delle evidenti macchie rosacee sparse sulla cappella che non promettevano nulla di rassicurante. Dermatologicamente parlando qualche cosa non andava su quella cappella.
Ho fatto cenno al padrone di casa che andavo al bagno e poi al fresco in terrazza e li avrei attesi li. E cosi fù. Spirava una gradevole brezza di mare e il cielo era pieno di stelle. Tutte le finestre dei palazzi attorno erano accese e mi chiedevo se soltanto chi ci abitava avesse immaginato che dietro al muro alle mie spalle quattro froci stavano a succhiarsi e a inchiappettarsi.
Finita l’ammucchiata ...