1. La damigella d'onore


    Data: 13/04/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Trans Autore: franny, Fonte: RaccontiMilu

    ... rivolgendo. Si limitò a sorridere annuendo, del resto non era necessario che la sua amica sapesse che la stava torturando.L'idea di Lucia era che lei dovesse per forza comperarle l'abito da damigella, nonostante le sue proteste, Barbara, alla fine dovette cedere al desiderio dell'amica. In fondo provava un senso di tenerezza e si senti meglio quando si abbracciarono, riuscii persino a ricacciare i cattivi pensieri.Mentre brindavano con un Tequila Sunrise, presero gli accordi per il giorno dopo. L'appuntamento era dinnanzi ad una rinomata boutique del centro storico, alle quindici e trenta. Ovvero all'orario di apertura, volevano scegliere senza fretta e avevano idea di divertirsi parecchio facendo un po' di shopping sfrenato. Il resto della serata trascorse piacevole anche con la complicità dell'alcool che ormai cominciava a farsi sentire. Barbara così, si ritrovò a casa senza la compagnia dei suoi fantasmi e, si addormentò vestita sul divano appesantita dai cocktail bevuti.Appena sveglia, una forte emicrania le fece compagnia. Cercò conforto i un caffè nero doppio, senza zucchero, come piaceva a lei. Poi abbandonando i suoi vestiti sul pavimento, come se si trovasse in compagnia di un amante frettoloso, si diresse in bagno. Mentre l'acqua riempiva la vasca lentamente, si soffermò a guardare il suo corpo. Si riteneva ancora molto attraente, fin da quando era stata adolescente, aveva avuto quel corpo snello e slanciato. Con gli anni secondo lei era anche migliorato a causa ...
    ... della sua assidua frequentazione in palestra. Il suo seno era florido e curioso con quelle piccole areole e quei capezzoli appuntiti. Si sentiva compiaciuta del suo aspetto. Scrollò i suoi capelli rossi e s'immerse nella schiuma e nell'acqua tiepida lasciandosi rapire dalla benefica sensazione di rilassamento che stava provando.Ripensò alla sua incapacità di voler amare, sentiva che questa sua mancanza l'aveva buttata in una spirale dalla quale non sembrava volere uscire. Aveva avuto molte relazioni dopo il suo fallimentare matrimonio, ma non riuscendo a relazionarsi in modo normale aveva finito col trasformare quelle relazioni in storie prettamente sessuali, taluna anche fuori dagli schemi.Nella sua mente si fece largo l'immagine di Osvaldo, un uomo molto più grande di lei a cui si concesse solo per punirsi. Non provava attrazione per quell'uomo dal corpo flaccido e coperto quasi interamente di peli. Aveva i brividi quando pensava al fatto che l'aveva baciato con la lingua, il che non migliorava quando pensava di averlo chiamato �paparino� per compiacerlo. Proprio mentre lo leccava sui suoi capezzoli nascosti dal pelame del torace e, lentamente scendeva sulla sua pancia rotonda e all'infuori. Più scendeva verso il suo cazzo, più si sentiva umiliata. Ma quella era l'unico modo in cui riusciva a godere. Mentre succhiava il suo cazzo lo vedeva fremere e sudare, più si sentiva ripugnata all'idea di entrare in contatto con quell'uomo sudaticcio e più provava una forte eccitazione. A ...