1. La damigella d'onore


    Data: 13/04/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Trans Autore: franny, Fonte: RaccontiMilu

    ... volte la faceva sedere dinnanzi a lui, la costringeva a dirgli come era contenta di soddisfare il suo paparino, mentre con le piante dei piedi unite sul suo cazzo lo segava. A volte la faceva sdraiare sulle sue gambe e la sculacciava come fosse una bambina, mentre lei gli menava il cazzo e urlava ogni volta che quella mano colpiva con forza le sue natiche. Più si sentiva usata e più godeva. Avvolta in quella spirale di auto annullamento concesse al suo amante ogni genere perversione. Si faceva i codini se lui glielo chiedeva, sapendo che lui li avrebbe usati come maniglie per tenerle ferma la testa mentre le avrebbe scopato la bocca, fino a fargli entrare tutto il suo cazzo in bocca. Gli aveva anche infilato un dito nel culo mentre con la bocca andava e veniva su tutta la lunghezza della sua asta. Anche se dentro di se pensava che tutto quello era sbagliato, non riusciva a fermarsi. Sia per il suo sordido desiderio mentale sia per i violenti orgasmi che ne ricavava. Non poteva negarlo, certo il piacere che provava in quelle situazioni la faceva letteralmente impazzire. Si lasciava andare a liberatori urli mentre lui la prendeva a pecora, scopandola con forza. Adorava quando lui le tirava i capelli o le strizzava i capezzoli mentre la possedeva. Le volte che lei era sopra di lui, appoggiandosi con le mani a quella pancia gonfia e pelosa non chiudeva mai gli occhi perché traeva piacere nel darsi a quell'uomo. Una volta era arrivato anche a comperarle un completino da ...
    ... studentessa in un sexy shop. Quella volta la prese a pancia in giù sul tavolo della cucina portandosi via anche la sua verginità anale. Il dolore e il piacere provati furono immensi. In quei cinque mesi di relazione malata con Osvaldo, la cosa che si ricordava più di tutte era la fine dei loro rapporti sessuali. In cui indipendentemente da dove lui era venuto, anche se aveva la predilezione di schizzarle sulla faccia, le ripeteva sempre la solita frase: �Pulisci il cazzo al tuo paparino da brava�. Lei allora, prendeva in mano quel cazzo che man mano perdeva vigore e lo leccava tutto con avida ingordigia. Riempiendosi la bocca del sapore del suo sperma e del suo sudore.Mentre i suoi pensieri avevano di nuovo divagato su quello che riteneva un altro errore della sua vita, l'acqua si era raffreddata ed aveva fatto diventare ancora più sporgenti i suoi piccoli capezzoli. Sfiorandoli fu colta da un brivido di piacere, non lo ricacciò anzi si immerse ancora in quelli che lei chiamava i suoi �brutti pensieri� e si masturbò.Appena si fu ripresa dal suo turbamento, scivolò con grazia fuori dalla vasca cercando di lasciare li ad annegare ogni ricordo del passato. Cercò di concentrarsi su quello che doveva essere il suo compito in quei giorni: la damigella d'onore. Voleva dare alla sua amica tutto il supporto possibile e, certo rivangare il suo passato travagliato e costellato di errori non era il modo migliore. Doveva reagire, così si disse guardandosi allo specchio, mentre con l'asciugamano si ...