STORIA DI UNA RAGAZZA PER BENE
Data: 13/04/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Moky, Fonte: RaccontiMilu
... addirittura di lasciar perdere- Eccolo, finalmente -le si era avvicinato, dopo una evidente lotta interiore durata una ventina di minuti, con atteggiamento finto-sicuro (non ci sarebbe cascata neanche una sua coetanea) le aveva detto:"Vieni spesso in palestra, quasi quanto me a quanto pare. Io sono Gianni, ma mi chiamano tutti Gian."tendendole la mano con un sorriso affascinante.Come inizio non le era sembrato male, e considerando che aveva sempre avuto un debole per Tom Cruise quel sorriso gli aveva fatto guadagnare molti punti ai suoi occhi.Avevano cominciato a chiacchierare nelle pause e a cercarsi con lo sguardo durante gli allenamenti.Questo era il periodo che Moky preferiva: il corteggiamento. Il non voler esporsi troppo senza riuscirci, dedicare all'altra persona l'ultimo pensiero prima di dormire, sperare di incrociarlo nel corridoio che portava agli spogliatoio, il chiedersi se con quella canottiera o quella maglietta avrebbe fatto colpo, il cercare di essere sempre in ordine con i capelli e con il trucco...Moky pensava non fosse altro che una specie di balletto che presagiva all'inevitabile rituale finale, l'accoppiamento.Sapeva che non era amore, sapeva che tutte quelle emozioni sarebbero sparite in un batter d'occhio. Ma questa consapevolezza non le rovinava il momento, anzi, la spingeva a viverlo al massimo e il più pienamente possibile.Con la scusa di passarle una dieta a suo dire 'fenomenalè, le aveva chiesto l'indirizzo email, così si erano anche ...
... scambiati un paio di email apparentemente innocenti, ma in realt� tra le righe traspariva una sottile tensione erotica.Dopo tre settimane sentiva che mancava solo l'occasione giusta, sarebbero finalmente arrivati al 'dunque' e lui sarebbe stato suo.L'occasione arrivò poco dopo, in una piovosa sera di Novembre. Veniva giù come un torrente in piena e mettersi in macchina per andare in palestra non le ispirava proprio, ma due giorni prima si erano messi d'accordo quindi non le andava proprio di paccarlo. Anche Franco le aveva chiesto se era pazza a guidare con quel tempo, ma non era riuscito (ovviamente) a dissuaderla, così le aveva consigliato di usare il SUV, per sicurezza.Quindi, dopo una ventina di minuti di guida sotto una pioggia battente era arrivata, ma solo per trovarsi nell'ampio ingresso, tutta bagnata, gocciolante e intirizzita, a sentirsi dire che per quel giorno e per i successivi la palestra sarebbe stata chiusa a causa di un allagamento che aveva interessato tutta la zona degli spogliatoi.- Ma vaff... -in quel momento l'aveva visto parlare con un ragazzo, e aveva capito alla velocit� della luce che era l'occasione giusta.Aveva aspettato che l'ingresso si svuotasse almeno un pò e poi si era diretta da lui:"Ciao Gian, senti posso chiederti un favore?"lui era trasalito nel trovarsela davanti all'improvviso"Ehi ciao, dimmi tutto!"l'altro tipo si era defilato in un secondo salutando al volo."Mi si è rotto l'ombrello, non è che mi faresti la cortesia di ...