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Amica d'infanzia
Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Autore: majal1985
I bicchieri si riempivano continuamente di vino. Si stava festeggiando il trentesimo compleanno di una amica. Il programma prevedeva ristorante più tavolo in discoteca. Ero molto stanco dopo un'intensa settimana di lavoro passata tra conti e scartoffie ma avevo voglia di passare una piacevole serate e magari conoscere qualche ragazza. Ero seduto davanti ad una amica di una vita leggermente più grande di me che avevo sempre visto come una sorta di fantasia di farla diventare una sorta di nave scuola. Durante il periodo dell'adolescenza avevamo pomiciato qualche volta in riva al mare con qualche palpatina ma non eravamo mai andati oltre. Gli anni erano passati e le nostre strade si rincontravano solamente un paio di volte all'anno. Quelle serate passano solitamente tra battute e doppi sensi. Amava scaldarmi e farmi andare a casa con il cazzo duro. Anche quella sera aveva preso quel andazzo. Lei, classica ragazza italiana dal seno abbondante ed il culo bello formoso, in quel occasione indossava una camicia bianca che a fatica conteneva la sua quinta ed un paio di jeans aderente che fasciano perfettamente il suo sedere da fattrice. Durante la cena non facevo altro che fissarle le tette, come se non l'avessi mai fatto, e farle battute provocanti. Verso mezzanotte lasciammo il ristorante e ci dirigemmo verso la discoteca. Mi feci dare un passaggio da lei visto che l'amico che mi era passato a prendere era tornato a casa. Arrivati nel locale l'alcol comincio a scorrere ...
... immediatamente a fiumi. Ci si scatenò prima vicino al nostro tavolo poi andammo tutti in mezzo alla pista. Ci strusciavamo tutti, si ballava e si scherzava. Le ore passavano ed eravamo tutti sempre più euforici. Mentre ballavo avevo incontrato una ragazza che era all'università con me, non mi era mai piaciuta ma dopo tutto quel bere mi sembrava Belen. Mentre ballavo le mettevo le mani ovunque e lei non si tirava di certo in dietro. Le piaceva stuzzicarmi ed esser ricambiata. Purtroppo verso le 3.30 le sue amiche la richiamarono ed andò via con loro. Ero rimasto in mezzo alla pista con un cazzo duro come il marmo. Sconfortato me ne andai a sedere su un divanetto. Dopo una paio di minuti arrivò la mia amica di una vita e cominciò a canzonarmi sul fatto che l'altra ragazza era andata via lasciandomi a bocca asciutta. La musica era molto alta e per risponderle le scostavo sempre i lunghi capelli accarezzandole il collo. Notai subito che questo non le dava fastidio. Presi coraggio ed ogni tanto le baciavo leggermente l'orecchio mentre con la mano le cingevo i fianchi da sotto la camicia. Alla spicciolata la combriccola cominciò ad andare a casa, alla fine restammo solamente noi due e la festeggiata. Così decidemmo di portarla a casa visto che non era in condizioni di guidare. Una volta accompagnata al cancello di casa. Puntammo l'auto verso casa mia. Durante il viaggio mi appoggiai sulla sua spalle ed ogni tanto le davo una bacio sul collo e le facevo qualche carezza. Lei non diceva nulla ...