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Amica d'infanzia
Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Autore: majal1985
... io ormai ero andato. Arrivati sotto casa, sapevo già come sarebbe andata a finire: sarei uscito dalla macchina senza aver combinato nulla e col cazzo duro, talmente duro che per dormire mi sarei dovuto fare una sega. Per evitare tutto questo decisi di giocarmi il tutto per tutto. Quando ci stavano per salutare dandoci i consueti bacini cominciai a baciarle prima le guance, poi il collo e ed infine bocca. Lei mi rispose immediatamente tirando fuori la lingua. Ormai avevamo perso ogni freno. Le slacciai prima la cintura di sicurezza e poi la giacca e comincia ad infilarle la mano ovunque. Avevo una gran voglia di toccarla ovunque. Con una mano le palpavo le tette da fuori e con l'altra le toccavo le cosce. Le presi una mano e l'appoggiai sul cazzo. Cominciò un lento massaggio da sopra i jeans. Non mi bastava più toccarle le tette, volevo leccarle e mordicchiarle i capezzoli. Slacciai i bottoni della camicia e mi avventai come un falco su quel ben di Dio. Dopo averle tirate fuori dal reggiseno iniziai a leccar e giocar con i capezzoli. Se fosse passato qualche guardone si sarebbe gustato un discreto spettacolo, ma abitando vicino al mare in aperta campagna non si correva quel rischio. Lei nel frattempo mi aveva tirato fuori il cazzo dai pantaloni e mi stava facendo una sega molto gustosa. Ormai la mia cappella stava letteralmente pulsando. Volevo anche io giocare con la sua figa e sentire quanto era bagnata. Quando andai per slacciarle i suoi jeans mi disse una bruttissima ...
... cosa...aveva il ciclo quindi non si poteva far nulla. Peccato ma in quel momento volevo godere ad ogni costo del suo corpo. Così continuai a leccarla e toccarla tutta. Sfregavo la mia mano sulle sue mutande e lei si contorceva tutta. Dopo un periodo infinito capì che la sega non mi bastava più così si abbasso sul mio cazzo e se lo preso tutto in bocca. Cominciò a succhiarlo con grande voracità. Ci sapeva fare. Mi leccava la cappella per pochi secondi per poi prenderlo tutto in bocca. Non oso immaginare quanti ne avevsse succhiati. La cosa più che dava più goduria era sentire le sue tette su di me. Mentre mi facevo succhiare il cazzo sotto casa, non curante del fatto che mia madre o mio padre potessero vedere tutto questo, mi avventurai con una mano dentro le sue mutandine nel parte posteriore. Le palpavo quel meraviglioso culone ed immaginavo di scoparmelo. Mentre fantasticavo cominciai a giocare col suo orifizio e prendendo sempre più coraggio le infilai il medio dentro cominciando in breve tempo a scoparle il culo con un dito. Lei non diceva nulla, anzi si dedicava con sempre più passione al mio cazzo. Iniziò a farsi scopare la bocca come non mi era mai successo. In breve tempo le scaricai tutto il sperma in bocca e lei senza fare una piega non si perse nemmeno una goccia continuando a leccarmi il cazzo come se volesse pulirlo. Quando si tirò su pulendosi la bocca che era tutta bagnata dei miei liquidi mi disse che ero un porco e che le dovevo una bella scopata. Ci ricomponemmo ...