1. Il rappresentante


    Data: 15/04/2018, Categorie: Cuckold Autore: Zorrogatto

    ... del mare e della Riviera, mi ha supplicato di accettare quantomeno l�invito. Per convincermi, addirittura, cominciò a strusciatisi addosso, come una gattina in calore e� beh, dopo pochi minuti mi son trovato la bocca piena della labbra della sua fichetta, mentre la sua lingua guizzante mi percorreva attentamente le palle ed il cazzo. Il sabato, dopo un viaggio d poco meno di due ore, raggiungemmo la villa di Moretti: una bella villa su due piani, con un parco dal lato strada e aggrappata sulla scogliera sotto alla quale il mare rombava tra gli scogli. A Marica gli occhi luccicavano dalla gioia, come una bambina davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Moretti ci accolse in abbigliamento sportivo �mocassini, jeans e polo- e fu uno squisito padrone di casa. Ci presentò Angela, sua moglie, la quale fu felice di mostrarci la camera che avremmo occupato: una grande ed elegante stanza con una magnifica balconata sulla scogliera. Marica era entusiasta del posto, della villa, della vista, del mare, di Moretti, di sua moglie, di me, di tutto! Passammo il pomeriggio sulla spiaggetta privata della villa. Marica era così entusiasta del posto che, nonostante in genere io non approvi, si era levata il top del bikini. Verso le sei, il maggiordomo ci venne a ricordare che la cena sarebbe stata servita alle venti, per cui, lì a poco, tornammo nella nostra camera per rinfrescarci e per cambiarci e lì Marica trovò, sul letto, un delizioso abito lungo, nero, di quella semplicità che ...
    ... dà davvero il tocco dell�eleganza. Dio che bello, tutto!! Sempre più affascinante ed intrigante il tipo, Stefano Moretti, e con delle occhiate che mi fanno ribollire la fichina�Gradevole anche Angela, con gli occhi da birbante ed un modo di guardarmi che mi fa pensare, forse, di� interessarle! E poi la villa!! Ed il maggiordomo!! E l�abito che sembrava fatto su misura per me: mi calzava perfettamente, tanto che ho deciso, all�insaputa di Sergio, di indossarlo senza nulla sotto. Mi sentivo porcella, un pochino, e sentivo che� beh, che da quel giorno la mia (nostra?) vita sarebbe cambiata parecchio. Alle otto, scendemmo a cena: io indossavo jeans, mocassini ed una camicia bianca, Marica era deliziosa nel suo nuovo vestito �che le calzava meravigliosamente bene- ed i suoi sandaletti argentati. Moretti ci presentò i commensali: Angela sua moglie (una bella donna alta quasi un metro e ottanta, coi capelli rossomogano, un alto solido seno e lunghe gambe appena velate da una gonna di tulle bianco), il suo socio Branco, un uomo appena oltre i sessanta, sul metro e sessantacinque e un pochino soprappeso, il classico piccoletto paffuto, calvo e allegro. L�altro socio, Franchi, era invece alto, magro, austero, con folti capelli bianchi e un profilo da senatore romano: probabilmente a ridosso dei settanta. L�ultimo socio -Gus White, uno statunitense- era un nero che dimostrava poco più di trent�anni, alto, con una muscolatura da tuffatore olimpico ed un affascinante sorriso bianchissimo. ...