1. Comanda lei! Pt.10


    Data: 15/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Semiramis

    ... dovevo scoparlo, gli ordinai di mettersi le dita in bocca e gli sputai a più riprese nella zona del perineo e la mia saliva si spostò verso il culo del Porco che si apprestava ormai all’atto di umiliazione più profondo ovvero farsi sodomizzare dall’uomo che l’avevo reso cornuto. Gli feci capire che non l’avrei certo aiutato a preparare il culo e che doveva fare da solo e lui da brava troietta prese a penetrarsi con le dita poco alla volta:” Forza troia, muoviti con quel culo che tra poco te lo sfonda a dovere” ormai ne avevo avuto abbastanza di lui e della sua voglia di essere il mio galoppino, ormai lo lasciavo semplicemente a umiliarsi da solo. Poi un brivido iniziò a corrermi lungo la schiena e mi spaccò quasi la pancia, un potente orgasmo si faceva strada nel mio corpo… Lo sentii farsi strada sotto la mia pelle, sentii la mia fica piegata da quel piacere, ansimai e venni martellata sempre da quella macchina da sesso che era Federico:” Godi troia, te lo meriti” queste furono le sue parole prima di abbandonarmi in un mare di sensazioni. LUI Non l’avevo mai vista godere così o forse ero io che volevo sentire quella volta come unica. Poche cose gratificano una personalità slave una di queste è l’orgasmo della propria Padrona. Un vero orgasmo in cui lei si era potuta sentire donna e soddisfatta, un orgasmo ottenuto con pochi sforzi. Per una volta era stato qualcuno a fare il lavoro per farla venire e non viceversa, non aveva mai chiesto di stare sopra di lui, di usarlo come ...
    ... un dildo immobile come faceva con me. Era la prima volta da quello che mi parve capire che si faceva una scopata di carne e sangue e questo non era affatto banale per una donna che aveva iniziato a fare l’uomo pur di movimentare la sua vita. Il Padrone parve poco interessato alla cosa, forse ne aveva visti di orgasmi così. La lasciò in quel limbo di piacere senza fare molte storie con una sonora pacca sul culo e venne verso di me, lui non era ancora pronto a godere. Mi afferrò con forza e mi ficcò due dita dentro:” Brava troietta, ha fatto un buon lavoro la tua Padrona qui, forza succhiami il cazzo ora” non me lo feci ripetere due volte. Era intriso del sapore di lei e questo mi fece eccitare ancora di più, al Padrone piaceva il modo in cui mi leccavo l’asta del cazzo, azzardai addirittura baciandogli la cappella e lui non ne fu dispiaciuto. Presto una mano dietro alla mia testa mi spinse a ciucciare quel fallo con più vigore, era la mia Padrona che ripresasi dall’orgasmo aveva già iniziato a lavorare per il suo sesso mai sazio:” Succhialo troia, è tutto tuo, sai che sei una gran puttana, sei un Porco!” mi diceva mentre sbavavo godendomi quel gran cazzo. Capivo cosa aveva provato la mia donna facendosi scopare da quel maschione palestrato, mi sentivo davvero una puttana anch’io e volevo quel cazzo dentro di me, volevo stringermelo nel culo il cazzo che si era scopato la mia donna. Non mancò tempo, mi fecero mettere di nuovo sdraiato sulla schiena e mi aprirono bene le gambe. ...