1. mogli e donne cap 4 chiusura del racconto 10


    Data: 17/04/2018, Categorie: Etero Autore: 1945

    ... bianca di quelle di cotone che uso per fare sport che le arriva sotto le ginocchia facendole da mini abito. Solitamente sotto indossa gli slip Aveva i capelli ancora leggermente arruffati, per sua fortuna tenendoli corti a caschetto non sono poi così terribili a vedersi anche se non a posto Non è alta, ma è fatta molto bene e non mi stanco mai di guardarla come un voyeur. Fortuna che lei non sa che anche l’appartamento è sottoposto a video sorveglianza. Pensa vi sia il solo sistema di allarme che viene attivato ogni volta si esca di casa. Sentimmo il campanello alla porta. Io potei vedere prima di lei chi fosse. Mi venne un colpo. Era “occhialini tondi”. Che ci faceva lì? Quando mia moglie lo vide allo spioncino fu allo stesso modo sorpresa ed aprì la porta chiedendogli: cosa ci fai qui? Non devi. E mio marito? Lui: sono qui davanti da stamattina presto ed ho visto tuo marito uscire. Ieri l’ho chiamato per fissare un appuntamento con lui oggi, ma ha detto che non poteva poiché aveva un impegno fuori tutto il giorno. Ho aspettato un’ora per prudenza ed eccomi qui. Non mi fai entrare? E mentre lo diceva spinse la porta facendo spostare Donatella ed entrò. Effettivamente aveva ragione. La mia segretaria ieri mi aveva passato un potenziale cliente, di cui non ricordo il nome, che mi aveva fatto la richiesta di incontrarmi ed io avevo rimandato proprio dicendogli quello che aveva detto “occhialetti tondi”, Il furbo. Effettivamente avevo una riunione a Brescia che doveva durare ...
    ... tutto il giorno ed ero uscito da casa molto presto, ma non ero ancora arrivato alla A4 quando tramite una telefonata mi han detto che per una urgente necessità la riunione era rinviata alla successiva settimana. Non mi dispiacque, non avevo voglia di andarci e tornai a casa. “Occhialetti tondi” non mi aveva visto rientrare perché il garage è nel retro del palazzo e si accede da una altra via; poi dai garage c’è un ascensore di servizio che ti porta ai piani. E adesso? Mia moglie: va bene Francesco ( allora lo conosceva, io ero ancora fermo a Fra e non sapevo di cosa fosse il diminutivo), mi hai visto, adesso te ne puoi andare. Lui con un ghigno malefico sul viso: io rimango se non vuoi che tuo marito e altri sappiano chi è il papà del piccolo. Mia moglie diventò bianca in viso come fosse prossima a svenire. Ed io elaborai. Allora non era finita la storia con “occhialini tondi”. Forse lo vedeva da un'altra parte e gli altri non sapevano Ma come faceva ad essere certo che il figlio non fosse mio? Lo guardai per la pima volta bene; in fondo l’avevo visto solo su quel video. Era più grosso di quanto pensassi. Grosso e robusto. Le mani sembravano piccoli badili. Portava ancora gli occhialini e aveva un aspetto trasandato e sporco. Intanto “occhialini” con passo arrogante si faceva avanti nell’appartamento curiosando, seguito da vicino dalla mia mia silenziosa ed atterrita moglie. Bella questa casa, era la prima volta che ci entrava, ed entrò nella cucina. Ah, stavi facendo colazione. ...
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